Trilli e il Grande Salvataggio

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view post Posted on 22/4/2011, 21:15
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ALCUNI VIDEO MOSTRATI IN QUESTA SCHEDA POTREBBERO RISULTARE NON PIÙ DISPONIBILI PERCHÉ RIMOSSI DA YOUTUBE. TENTEREMO DI AGGIORNARE LA SCHEDA CON VIDEO CHE FUNZIONINO; PER IL MOMENTO CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO.



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Titolo: "Trilli e il grande salvataggio"
Titolo originale: "Tinker Bell and the Great Fairy Rescue"
ANIMAZIONE CGI
Anno di produzione: 2010
Durata: 74min.

Regia: Bradley Raymond
Sceneggiatori: Bob Hilgenberg e Rob Muir
Musiche: Joel McNeely

Titoli canzoni

- “L’estate è già qua”(Summer’s Just Began)
- "Mi hai insegnato a credere"(How To Believe)
- "L’estate è già qua - Reprise"- (Summer’s Just Began - Reprise-)

Clicca per la Colonna Sonora/Testi ;)

EDIZIONE ITALIANA: DISNEY CHARACTER VOICES INTERNATIONAL, INC.
DOPPIAGGIO ITALIANO: DUBBING BROTHERS INTERNATIONAL ITALIA
DIALOGHI ITALIANI: PAOLA VALENTINI
DIREZIONE DEL DOPPIAGGIO: LESLIE JAMES LA PENNA
ASSISTENTE AL DOPPIAGGIO: MARIA GRAZIA NAPOLITANO
FONICO DI DOPPIAGGIO: SAVERIO CERASELLI
MIX eseguito presso SHEPPERTON INTERNATIONAL (Londra)
TESTI ITALIANI DELLE CANZONI: LORENA BRANCUCCI
DIREZIONE MUSICALE: ERMAVILO
CANZONI INCISE PRESSO TRAFALGAR STUDIOS (Roma)

Prequel

- "Trilli" (2008)
- "Trilli e il Tesoro Perduto" (2009)
(clicca sui titoli per le schede tecniche ;) )



imagelue



Voci originali

TRILLI (TINKER BELL): Mae Whitman
LIZZY GRIFFITHS : Lauren Mote
DOTT. GRIFFITHS : Michael Sheen
VIDIA : Pamela Adlon
ARGENTEA (SILVERMIST) : Lucy Liu
IRIDESSA : Raven-Symoné
ROSETTA : Kristin Chenoweth
DAINA (FAWN) : Angela Bartys
BLOBLO' (BOBBLE) : Rob Paulsen
CLANK : Jeff Bennett
TERENCE : Jesse McCartney
VOCE NARRANTE : Grey DeLisle

Doppiatori italiani

TRILLI (TINKER BELL): JOY SALTARELLI
LIZZY GRIFFITHS : AGNESE MARTEDDU
DOTT. GRIFFITHS : DANILO DE GIROLAMO
VIDIA : LAURA COSENZA
ARGENTEA (SILVERMIST) : FEDERICA DE BORTOLI
IRIDESSA : DENNY MENDEZ
ROSETTA : PERLA LIBERATORI
DAINA (FAWN): DOMITILLA D'AMICO
BLOBLO' (BOBBLE): PAOLO KESSISOGLU
CLANK : LUCA BIZZARRI
TERENCE: LUIGI MORVILLE
VOCE NARRANTE : FRANCESCA FIORENTINI
VOCI AGGIUNTE: LORENZA BIELLA, ALESSIA RUBINI, ALESSANDRA SANI, ELENA LIBERATI, SILVIA BARONE, MASSIMO ARESU, ALESSANDRO PALA, GIGI SCRIBANI, ANDREA QUARTANA


Personaggi Principali

Trilli, la nostra fatina Tuttofare che, giunta nel Mondofermo per portare l'estate insieme alle sue amiche, si ritroverà coinvolta in un'altra magica avventura ;
Lizzy,è una bambina dolce e loquace, che crede nell'esistenza delle fate e risente molto dei troppi impegni di lavoro del padre, sempre occupato per dedicarle tempo...
Vidia la fata del Volo Veloce, partirà con le altre fate per salvare Trilli da un brutto guaio...
Argentea la dolce ed ingenua fata dell'acqua;
Rosetta, la sofisticata fata giardiniera ;
Iridessa, la timorosa fata della luce ;
Daina, l'esuberante fata degli animali;
Clank e BloBlo, i due tuttofare amici di Trilli;
Dott. Griffiths, il padre affettuoso, ma poco presente, della piccola Lizzie;

Personaggi Secondari

Terence, il folletto spargipolvere amico di Trilli;
Brillo, la piccola e golosa lucciola, anche lui sul Mondofermo insieme a tutti gli amici di Trilli ;
Graffietto, il grosso e grasso gatto di Lizzie, dal carattere davvero poco amichevole ;

trilli3londra



Trama (nello Spoiler è scritto il finale ;) )

Come di consueto, il nostro film si apre su uno splendido panorama estivo, e con l'acrobatico volo di fate e folletti che, dall'Isola che non c'è, sono appena giunti sul Mondofermo, il mondo dove vivono gli esseri umani, per il cambio di stagione. E' la prima volta che Trilli arriva nel nostro mondo per l'estate e, felicissima di questo viaggio, spera di scoprire cose nuove sugli esseri umani. Ma appena arrivati, Terence la conduce nell'accampamento dove fate e folletti vivono nascosti da sguardi indiscreti, e, soprattutto, lontani dall'uomo. Un pò delusa, Trilli si aggira per l'accampamento cercando di rendersi utile, e mentre tutte le altre fate sono occupate nei loro lavori, la nostra tuttofare decide di andare alla ricerca di oggetti smarriti.
Vidia la mette in guardia e le intima di non allontanarsi dall'accampamento e, in particolare, di non avvicinarsi alla casa degli esseri umani che si trova poco distante. L'attenzione di Trilli si ridesta immediatamente, e mentre Iridessa, Argentea, Rosetta e Daina, che sta dipingendo le ali di una farfalla, cercano di dissuaderla dal cacciarsi in situazioni pericolose, vengono interrotte da alcuni scoppi improvvisi. Mentre tutti cercano un nascondiglio, la curiosa fata tuttofare vuol scoprire da dove proviene quel rumore. Vidia la segue...
Gli scoppi provengono dall'auto del dottor Griffiths che, con sua figlia Lizzy, ha appena raggiunto la loro casa di campagna, non lontana dall'accampamento delle fate.
Appena il dottore e sua bambina entrano in casa, Trilli ne approfitta per vedere da vicino l'auto e cercare di capire come fa a muoversi. Mentre sta curiosando tra aggeggi e ingranaggi, inavvertitamente muove una leva che fa fuoriuscire dell'acqua, bagnando Vidia che l'ha raggiunta per riportarla all'accampamento.
Non potendo volare con le ali bagnate, alla fata del Volo Veloce non resta che incamminarsi verso il nascondiglio delle fate, seguita da Trilli.
Nel frattempo, Lizzy scopre in giardino una farfalla con una colorazione anomala delle ali. La bambina sostiene che, probabilmente, la fata che le stava dipingendo è stata disturbata durante il suo lavoro, ma il padre, studioso di insetti e "uomo di scienza", razionalmente le spiega che le fate non esistono.
Lizzy vorrebbe far vedere al padre la sua ultima creazione, una bellissima casa per le fate fatta con una scatola di farina d'avena e foglie intrecciate per tetto, ma il dottor Griffiths, affettuoso ma troppo preso dai suoi impegni lavorativi, non ha tempo da dedicare alla bambina. La piccola decide di posare la casetta nel giardino, sperando che qualche fata, passando di là, ci possa entrare. E la fata arriva!! Trilli e Vidia, camminando nel prato, si imbattono nella casetta e Trilli decide di entrare per osservarla da vicino. Nel tentativo di impaurire la Tuttofare e convincerla ad uscire, Vidia la chiude in casa. Purtroppo la porta rimane incastrata e quando Lizzy ritorna per aggiungere dei fiori alla sua creazione, Trilli è ancora chiusa dentro. Sentendo il suono di una campanella, Lizzy osserva nella casa e, con grande stupore, si accorge della fatina. Entusiasta, torna a casa per condividere con suo padre la gioia di questa scoperta. Vedendo però che il genitore ha catturato la strana farfalla che avevano visto in giardino e l'ha chiusa in un barattolo per studiarla, decide di non rivelare nulla per paura che anche la sua fata finisca rinchiusa e diventi oggetto di studio per il padre.
Dopo averla portata in camera sua, per metterla al sicuro dal suo grosso gatto Graffietto, Lizzy chiude Trilli in una gabbia per uccelli, dalla quale le fatina non può uscire. Vidia, che ha seguito la bambina e ha assistito a tutta la scena, torna di corsa all'accampamento per avvertire gli altri, poco prima che si scateni un furioso temporale.

Da qui la storia si divide in due: da una parte, Vidia, Iridessa, Daina, Rosetta, Argentea e i due folletti tuttofare Clank e Bloblo si lanceranno al salvataggio della loro amica; dall'altro vedremo l'evolversi del rapporto tra Trilli e la piccola Lizzy.

Lizzy si rivela subito una bambina molto sensibile e loquace, con una vera passione per le fate. La sua camera è piena di disegni e statuine del piccolo mondo, e dopo aver liberato Trilli dalla gabbia, cerca di conquistare la fiducia della fatina parlando di tutte le cose che sa, o crede di sapere, sulle piccole creature fatate. La bambina è curiosissima e comincia a fare tante domande alla fatina che, superata la diffidenza iniziale, cerca di risponderle. Ma Lizzy non può capire Trilli. Proprio come Wendy, riesce solo a sentire il trillo di una campanella. Nonostante questo, tra le due si crea una certa complicità, e proprio quando riescono a trovare un modo per comprendersi e comunicare, vengono interrotte dal padre di Lizzy che, per spronare la figlia ad avvicinarsi in modo scientifico alla natura, lasciando da parte le sue fantasie sulle fate, le porta dei quaderni dove scrivere, empiricamente, i risultati delle sue ricerche.
Rimaste di nuovo sole, Trilli fa capire a Lizzy di voler tornare all'accampamento, ma il temporale che imperversa fuori non le permette di allontanarsi. Decide così di restare con la bambina e, per aiutarla a capire meglio il mondo delle fate e rispondere a tutte le sue domande, nasce l'idea di preparare una "ricerca scientifica sulle fate". Trilli spiega così a Lizzy come nascono, dove vivono, cosa fanno le fate, quali sono i loro talenti e i loro compiti sul Mondofermo, e con pazienza ed entusiasmo, le due nuove amiche riescono a creare una vera e "scientifica" enciclopedia delle fate.

Nel frattempo, Vidia e le altre fatine, dopo aver costruito una barca con Clank e Bloblo, partono per raggiungere la loro amica in difficoltà. Ma il viaggio si rivela più difficile del previsto, e tra rapide furiose e "mal di nave" :P, il gruppetto riesce a giungere nei pressi della casa di Lizzy. Le fate si domandano come sia possibile che Trilli si sia fatta cogliere di sorpresa, e Vidia confessa, dispiaciuta, che è per causa sua se Trilli è ora in mano degli esseri umani. Iridessa, Rosetta, Daina e Argentea si dimostrano molto comprensive con la fata del Volo Veloce, e vedendo anche quanto ha contribuito Vidia a questa spedizione di salvataggio, la accolgono nel loro affiatato gruppo.

La ricerca è finita, e ha smesso di piovere, così Trilli decide di salutare Lizzy e tornare all'accampamento delle fate. Prima di volare via, la fatina è curiosa di vedere la reazione del dottor Griffiths di fronte alla ricerca di Lizzy ma l'uomo, troppo preoccupato dalle numerose perdite d'acqua del tetto, degna la bambina appena di uno sguardo. Trilli decide così di aiutare ancora una volta la sua nuova amica e, durante la notte, ripara ingegnosamente il tetto per permettere al padre di Lizzy di passare più tempo con la bambina. Vedendo anche la farfalla imprigionata nel barattolo, la nostra tuttofare decide di liberarla.
Il giorno dopo, non trovando più la farfalla, il dottor Griffiths incolpa la piccola Lizzy che, per punizione, viene mandata in camera sua. Per consolarla, Trilli la cosparge di polvere magica e le insegna a volare, ma indispettito dal trambusto proveniente dalla camera della figlia e pensando si tratti di capricci, il dottor Griffiths la sgrida aspramente. Trilli, furiosa per l'ingiusta reazione dell'uomo, esce allo scoperto e, dopo un primo attimo di meraviglia, come temuto da Lizzy, il dottore decide di catturare la fata per portarla al Museo di Scienze Naturali di Londra. Vidia, arrivata in quel momento, riesce a scostare Trilli e finisce al suo posto chiusa dentro il barattolo. Il dottor Griffiths parte repentinamente per Londra, mentre Lizzy e Trilli lo guardano impotenti andare via. Come faranno ora a salvare Vidia?

Nella cucina di Lizzy, Trilli incontra i suoi amici e, dopo aver spiegato loro quanto è accaduto, decidono di cospargere Lizzy di Polvere Magica e volare con lei fino a Londra. Riescono ad arrivare appena in tempo, poco prima che il dottor Griffiths entri nel museo. L'uomo, vedendo la bambina volare in compagnia di quel gruppetto di fate e folletti, non può far altro che ammettere l'esistenza delle fate. Rinunciando al suo proposito di rivelare la scoperta ai membri del Museo, padre e figlia decidono di tornare a casa, e grazie ad un pò di polvere magica, volano su una Londra addormentata verso la campagna inglese . Ritrovata la serenità e la complicità, Lizzy e suo padre possono finalmente godere di un picnic con i loro nuovi amici, sotto uno splendido sole estivo, e leggere insieme la ricerca sulle fate realizzata da Lizzy.


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Recensione

Dopo aver scoperto l'origine delle fate e i loro talenti, e dopo viaggiato ed esplorato il loro mondo, in questo terzo capitolo dedicato a Trilli scopriremo come, per la prima volta, le fate entrarono in contatto con gli umani, creando un rapporto di amicizia e comprensione con una bambina sola e dalla fervida immaginazione.

La storia si apre con l'abituale volo delle fate che, stavolta, non ci conducono alla Radura Incantata, ma arrivano qui, sul Mondofermo, per portare l'estate. I paesaggi tipicamente inglesi che vediamo, con l'aperta campagna in cui si estendono immensi prati verdi, e dove sbocciano molteplici fiori colorati, non fanno rimpiangere troppo le bellezze della Radura Incantata, anche se il tutto è leggermente meno permeato di magia. La cura dei fondali, unita alla canzone che apre il film e ci immerge fin da subito nella storia, rendono anche questo inizio, come quello dei film che lo precedono, una vera gioia per gli occhi.
I particolari, dai vestiti delle nostre fatine con un look decisamente estivo, alle vedute in volo, fin all'accampamento delle fate, dimostrano la grande cura grafica che si continua ad avere per queste storie, e sono una continua e piacevole scoperta.
L'accampamento, con fate e folletti indaffarati e la musica dai forti richiami celtici in sottofondo, ci riportano per un momento alla Radura, ed è apprezzabile la scelta di farci scoprire questo piccolo nascondiglio fatato con lo stesso punto di vista, e lo stesso stupore, della nostra fatina tuttofare. Guardandoci intorno, ed esplorandolo per la prima volta, proviamo le stesse sensazioni di Trilli, e ci sentiamo, ancora una volta, parte di questo splendido mondo, come fossimo noi stessi dei piccoli folletti di 14 cm. Un punto di vista che si ripete nelle scene di volo, e quando Trilli, affascinata dagli esseri umani, si avvicina al loro mondo per scoprirli. Siamo con lei sull'albero, tra le ciliege mature, quando guarda incuriosita Lizzy e il dottor Griffiths entrare in casa; e voliamo con lei sotto l'automobile per esplorarne in marchingegni... ma, soprattutto, siamo con lei nella casetta preparata da Lizzy, quel piccolo luogo accogliente che dimostra fin da ora la grande fantasia e inventiva della bambina. Con una scatola di farina d'avena, foglie intecciate per tetto e fiori, ecco una casetta a misura di fata! Al suo interno poi, ancora una volta c'è una dovizia di particolari che dimostra la grande cura che è stata applicata perchè ogni oggetto comune potesse adattarsi alle esigenze del momento: francobolli come quadri, fiocchi di cotone per cuscino, foglie per tappeti, fiori...
Lizzy è una bambina loquace e fantasiosa, e fin da subito riusciamo ad intuire cosa dovrà aggiustare la nostra piccola tuttofare nel corso di questa storia. Il rapporto tra la bambina e suo padre appare chiaramente affettuoso ma lontano. Lizzy è una bambina sola, che cerca di attirare l'attenzione del genitore troppo preso dai suoi imegni. Opposti, lei crede nel mondo fantastico delle fate, piccoli esseri che, con molta probabilità, l'aiutano a sentirsi meno sola; il padre è razionale e assente, come accade spesso agli adulti che devono riuscire a collimare da soli il lavoro con gli affetti. A metà strada tra i due troviamo Trilli, che diventa tramite per riportare il dottor Griffiths più vicino al mondo di sua figlia, e la bambina a trovare un sentiero per arrivare al genitore superando i molti ostacoli rappresentati dagli impegni di lavoro e dalle preoccupazioni domestiche.

La storia, che si divide in due dopo il "rapimento" di Trilli, assume caratteristiche contrapposte: da una parte il salvataggio da parte delle altre fate e folletti, che rappresenta l'elemento più avventuroso e ironico della vicenda; dall'altra il rapporto di intesa e amiciczia tra Trilli e Lizzy, che rimane la parte in primo piano e delinea la componente più intensa e profonda del racconto, unendo il sentimento e la maturazione psicologica dei personaggi. Un connubio di parti ben bilanciato, che ci porta alla scoperta di una storia, se non particolarmente originale, decisamente ben raccontata e arricchita di particolari che la rendono piacevolissima. Tra questi, senza dubbio, la parte in cui la bambina comincia ad interagire con la fatina. Lizzy non può capire Trilli, come Wendy non riuscì a comprenderla nel film Disney del 1953, ma l'intesa tra le due sembra immediata, e gli sforzi della fatina per farsi capire e per riuscire a trovare un modo per comunicare ed entrare in contatto con la bambina sono ammirevoli. Che la nostra fatina arrivasse ad avere un contatto più ravvicinato con gli esseri umani si poteva intiure già dal primo film, quando scopriamo che il suo talento è fortemente legato agli oggetti smarriti che trova sulla spiaggia, e ci viene confermato con l'uso che la fata ne fa durante le due storie precedenti. L'unione tra gli elementi naturali e gli oggetti umani preannunciava che, oltre ad avere un talento speciale, la piccola Trilli potesse in qualche modo avvicinarsi al nostro mondo in modo piuttosto naturale, ed ora, avendo stabilito un rapporto di fiducia con questa bambina, fa quallo che sa fare meglio, esprimendo il suo talento nella maniera migliore: aggiusterà il rapporto tra padre e figlia.
Un lavoro che procede per gradi. Il primo passo è dare a Lizzy una conoscenza approfondita sulle fate e sulla loro vita, e creando insieme a lei una "ricerca scientifica sulle fate", cercare un punto di contatto che possa riavvicinarla al genitore.
Nel pezzo centrale del film, ritroviamo, secondo la migliore tradizione Disney, una canzone dolcissima ad accompagnare le immagini, "Mi hai insegnato a credere", e mentre osserviamo i disegni di Lizzy, dal tratto semplice ed essenziale, prendere vita sulle pagine del suo quaderno, ci accorgiamo della crescente complicità e intesa tra la fata e la bambina. Comprensibile che, vedendo il padre di Lizzy troppo accupato per dedicarsi alla figlia, Trilli si muova di conseguenza: aiutarli con le sue ingegnose invenzioni a riparare il tetto di casa. Ancora una volta, la cura maniacale per ogni particolare ci colpisce. La soffitta, così come lo studio del dottor Griffiths con i suoi raccoglitori di insetti, i libri e gli strumenti scientifici, o la camera di Lizzie, con i pennelli, i colori appoggiati sul tavolo, la carta da parati a fiori, il lume acceso accanto al letto o la brocca e il catino per la toilette del mattino appoggiati su un tavolinetto in un angolo della stanza, sono estremamente realistici, e ogni elemento è perfettamente inserito nel contesto, tanto da rendere vivo e reale tutto l'ambiente che ci circonda. Il tubo dell'acqua che convoglia, con un geniale sistema di scolo, l'acqua all'esterno della casa,ne è un'ulteriore conferma.

Se da un lato seguiamo i progressi nel rapporto tra Trilli e Lizzy, dall'altro la storia viene alleggerita da frequenti e brevi intermezzi che ci illustrano il procedere delle operazioni di salvataggio da parte delle amiche di Trilli, accompagnate da Vidia e dai folletti tuttofare clank e Bloblo. Riprendendo un ruolo, se non di primo piano, comunque importante all'interno del film, vediamo come il gruppo di fatine sia sempre unito e coeso nel tentativo di salvare la loro amica. Vera rivelazione è Vidia, che abbiamo lasciato come antagonista di Trilli nel primo film, e che qui sembra non vedere più la tuttofare come una pericolosa avversaria a causa del suo talento speciale, ma quasi un'amica da proteggere. Vidia diventa un personaggio positivo (ma era davvero così negativo nel primo film? :rolleyes: ), si espone in primo piano e, dimostra un carattere forte e risoluto, ma anche un lato più sensibile.
L'avventurosa spedizione che parte al salvataggio di Trilli presenta momenti comici e allegri, grazie anche ai simpatici folletti tuttofare Clank e Bloblo (e all'interpretazione briosa che ne fanno i due doppiatori italiani Luca e Paolo), e la prospettiva si riduce ancora una volta a misura di fata, e ci permette di immergerci completamente in questo viaggio tra i prati allagati dal temporale, fino alla casa di Lizzy.
Qui però, tutti gli sforzi fatti dalla nostra fata per riavvicinare padre e figlia si risolvono in continui fallimenti, e i continui rimproveri del dottor Griffiths a Lizzy, ci porta a ritrovare uno dei lati caratteriali che meglio conosciamo della piccola tuttofare: gli scoppi d'ira. Arrabbiata di fronte all'ennesima sgridata del padre alla bambina, ecco una rossissima e arrabbiatissima Trilli esplodere di rabbia e scampanellare furiosamente contro l'uomo, in una scena che non può non ricordarci la stessa sfuriata che fece a Capitan Uncino quasi 60 anni or sono.

Se fin qui la vicenda, alternando i momenti più seri e emotivamente più coinvolgenti del rapporto tra Lizzy e Trilli all'avventuroso e meno impegnato viaggio di salvataggio da parte delle altre fatine, si è bilanciata ed è andata avanti in modo scorrevole e interessante, il lieto fine arriva in maniera piuttosto prevedibile ma comunque avvincente. Per salvare Vidia, Trilli e i suoi amici devono raggiungere Londra, ma non potendo volare a causa del forte temporale, decidono di cospargere Lizzy di polvere magica, e in un emozionante volo che dalla campagna ci riporta in città, la bambina e i suoi nuovi amici riescono a raggiungere il dottor Griffiths e ad impedire che porti Vidia al museo. La corsa contro il tempo, e l'idea di Trilli di manomettere l'auto del dottore per guadagnare tempo, oltre alla consueta eppure sempre sorprendente dovizia di particolari che vediamo sia durante le scene di viaggio che tra gli ingranaggi del motore, rendono questi ultimi minuti di film un crescendo di emozioni, nonostante il lieto fine sia ormai dietro l'angolo. Di fronte all'incredulità del padre, che razionalmente non riesce a spiegare come la figlia possa davvero fluttuare nell'aria di fronte ai suoi occhi, la bambina risponde con una innocenza disarmante di lasciar da parte le spiegazioni scientifiche. "Non è necessario che tu capisca. L'unica cosa che devi fare è crederci!!" e in effetti tanto basta perchè si compia ciò che Trilli ha cercato di fare per tutto il film: permettere a padre e figlia di incontrarsi di nuovo a metà strada tra la realtà e la fantasia, e di aggiustare, da buona fata tuttofare, anche questo difficile rapporto.

I personaggi della storia sono tutti ben delineati, e caratterizzati. Pur rientrando in generi piuttosto stereotipati (il padre assente ma affettuoso e la bambina sola ed incompresa), riescono ad emergere con sorprendente realismo nei loro sentimenti. Fa tenerezza vedere questo padre che, appoggiandosi allo stipite della porta e guardando sua figlia dormire, si rende conto di averla trascurata e di aver bisogno di più tempo da dedicarle. Così come Lizzy, che mostra tutta la spontaneità e il bisogno di affetto e di attenzione di una bambina della sua età, e si lega a questa fatina che arriva a salvarla dalla sua solitudine.
Trilli, sempre più matura, si occupa di Lizzy con pazienza, e nei suoi tentativi di aiutare questa bambina a riconquistare del tempo con suo padre, si fa amare ancora di più, e ci mostra come, ad ogni film, cresce e matura, e aggiunge un tassello importante nella formazione del suo carattere.

Una nota sulla colonna sonora, che vede un trittico di canzoni meno magiche di quelle degli altri due film, ma comunque gradevoli ed orecchiabili. La prima, "L'estate è già qua", fa da introduzione alla vicenda e, come da tradizione, ci descrive l'opera delle fate che portano l'estate sul Mondofermo. La seconda, "Mi hai insegnato a credere", descrive la sempre maggiore complicità tra Trilli e Lizzy, e accompagna la compilazione della loro colorata "enciclopedia delle fate" (che, oltre a contenere i disegni stilizzati di Lizzy, si chiude con una bellissima ricostruzione pop-up della Radura Incantata). La terza è il reprise della prima, "L'estate è già qua", e pur essendo brevissima, grazie anche alle immagini finali con tutti i nostri amcici riuniti, chiude deliziosamente la storia.

L'ultimissima nota a margine vorrei dedicarla agli omaggi ai film Disney del passato: a Graffietto, il grosso e cicciotto gatto di Lizzy, che è un chiaro omaggio al perfido Lucifero di Cenerentola, con i suoi movimenti goffi e la caccia alle fatine che ricorda tanto la caccia ai topolini amici di Cenerina. E al Big Ben su cui si posarono Peter, Wendy, Gianni e Michele, e che ora, in primissimo piano in molte scene, viene fatto suonare quando il dottor griffiths muove le lancette con la piccola Lizzy.

E naturalmente, ciò che Peter Pan insegna da quasi 60 anni, e in questo film è così evidente: "Non smettere mai di sognare, perchè solo chi sogna può volare". E ora lo sa bene anche il dottor Griffiths ;)

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Alcune frasi celebri

"Alcuni pensano alle fate come immaginarie creature, e che il mondo sia solo ciò che si può vedere, toccare, sentire... Altri affermano che racconti e leggende non possono essere negati, e di conseguenza credono con tutto il cuore all'esistenza delle fate....Dall'inizio dei tempi gli esseri umani e le fate mai si incontrarono, fino a quell'estate speciale che mai più, di certo, dimenticarono..."


Terence (all'inizio del film) : "Trilli, sta' tranquilla, troverai qualcosa da aggiustare!!.

Dottor Griffiths: "io... io non capisco...."
Lizzy: "Non è necessario che tu capisca. L'unica cosa che devi fare è crederci!!"
Dottor Griffiths: "E allora io ci credo... altroché se ci credo!!"

Terence (alla fine del film) : "Be' Trilli, alla fine hai trovato qualcosa da aggiustare!"
Trilli: "Gia, sembra proprio di si..."

Sequenze da sogno





Scheda revisionata il 08/11/12

Edited by simitrilli - 8/11/2012, 20:17
 
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Thumper
view post Posted on 10/5/2011, 17:32




Bellissima la scheda ^_^ Purtroppo nn ho ancora visto il film ma lo vedrò il prima possibile ;)
 
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view post Posted on 10/5/2011, 21:52
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Grazie per i complimenti Thump :) Il film è carinissimo, a me è piaciuto molto :wub:
 
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