Alla fine due settimane fa ho visto il famigerato remake de
Il Re Leone.
Opinione sintetica:
Opinione completa (che potrebbe contenere SPOILER non coperti): premettiamo che, trattandosi di un rifacimento, è chiaro ogni confronto è inevitabile. E da questo confronto è chiaro evincere che, essendo la trama ovviamente la stessa, si tratta di una trasposizione 1:1 del film d'animazione Disney originale... ma fino a un certo punto. Infatti nella nuova pellicola ci sono comunque dei piccoli e grandi cambiamenti (anche a livello di dialoghi, nonostante siano stati ripresi pari pari), i quali la maggior parte di questi mi hanno dato non poco fastidio e/o imbarazzo, anche perché a volte inseriti così per.
Come le canzoni, che nonostante siano riproposte tali e quali assieme ai brani strumentali (come
Sarò re, stavolta presentata in versione ridotta anche a causa dell'omissione della scena del passo dell'oca delle iene, e
Il leone si è addormentato, che si prende un po' più di spazio rispetto al Classico animato), ne è stata inserita una nuova durante la corsa nel deserto di Simba quando torna a casa, anche se IMHO la trovo inutile come presenza; ma anche i personaggi e le loro caratterizzazioni ne hanno subìto assai, anche in peggio: Simba cucciolo è più spocchioso di come lo conoscevamo, Zazu fa meno ridere perché non poggia più sulla comicità slapstick dell'originale, Rafiki si ritrova il suo ruolo ridimensionato di brutto (dopo scoprirete il motivo), Shenzi è diventata di fatto il capo delle iene, mentre Banzai e Ed sono stati sostituiti da due corrispettivi anonimi che se ne escono con battute spicciole da cartoon televisivo americano medio (infatti il loro cavallo di battaglia sono i dialoghi sullo spazio personale
).
Per non parlare poi di quelle piccole cose che hanno reso una pietra miliare il film animato e che ora con le nuove pretese del remake o si perdono completamente oppure vengono rese in maniera deludente. Degli esempi? Non c'è più la bastonata di Rafiki sul cranio di Simba, così come tutto il discorso sul passato e i vari gesti pazzarelloni del mandrillo, non ci sono più piccole ma mitiche battute come "Lo zio di un curioso" e "La scimmia è suo zio?", cambia la scusa per cui Scar porta Simba nella gola, non c'è più Zazu che parla dalla bocca di Scar, non c'è più il risveglio di Timon con Nala vicina alla sua faccia, gli spassosi battibecchi del Trio Shenzi-Banzai-Ed sono stati sacrificati dalle già citate nuove battute non divertenti delle due nuove iene che manco ricordo il nome, non c'è più la Hula con tanto di gonnellino hawaiiano (al suo posto vi è una citazione da
La Bella e la Bestia) e non c'è più la scena "Dovete chiamarmi SIGNOR maiale!", che però è stata sostituita da un tedioso momento in cui le iene danno a Pumbaa del "trippone" e che il facocero, dopo essersi offeso e scatenato su di esse a causa del termine affibbiatogli... conclude con una frase pedantemente didascalica del tipo "Io odio chi bullizza!".
Inoltre hanno inserito delle scene create ad hoc (come Scar interessato a Sarabi e il retroscena della fuga di Nala) e allungato qualcuna (c'è un excursus sul topino all'inizio del film, la scena del vento poco prima della scoperta di Rafiki è rimpolpata con il viaggio del ciuffo di pelo di Simba, nella giungla dove stanno Timon e Pumbaa vengono mostrati altri animali che ci vivono), così come ci sono nuove battute rindondanti (tipo rimpolpare e sottolineare spiegazioni già ovvie e sufficienti di loro, come se i realizzatori del remake avessero paura che il bambino di turno non capisca la frase) oppure pseudo-umoristiche (i battibecchi del duo anonimo già accennato prima più volte e una in cui Pumbaa che dice riferendosi a Simba svenuto a terra: "Lo chiameremo Fred!"
).
Poi passiamo al comparto visivo, uno degli elementi che ha fatto di più discutere in assoluto di questa operazione: visto che rientra nel filone dei remake live action, qui vediamo impiegata un'animazione in computer grafica (eccetto l'alba all'inizio del film, che è l'unica scena ripresa dal vivo) di un certo livello fotorealistico per simulare l'effetto live. Talmente fotorealistico che gli animali rappresentati sembrano fintamente freddi, tanto che perfino uno in carne ed ossa è più espressivo di quelli proposti in CGI. E ciò fa rimpiangere ancor di più l'animazione tradizionale, che ne faceva la mimica facciale uno dei maggiori punti di forza; perfino le sequenze più creative e immaginifiche del film originale vengono demoliti da scelte artistiche pigre in modo da adattarlo al realismo a tutti i costi e quella della canzone
Voglio diventar presto un re ne è la prova del nove, dove le varie coreografie e la piramide finale assieme anche alla stilizzazione dei colori vengono sacrificati da una banale e moscia corsa dei due leoncini per seminare Zazu nel bel mezzo del flusso migratorio di vari animali.
Aggiungo inoltre che per colpa di questa tecnica i personaggi sono difficilmente distinguibili, soprattutto le leonesse adulte, dove tra Nala, sua madre e Sarabi ho fatto seriamente molta fatica a riconoscerle in maniera identificabile.
Capitolo doppiaggio italiano: anche quello non è stato esente dalle polemiche e infatti ne hanno subìto di più coloro che doppiano i protagonisti della storia, cioè Marco Mengoni ed Elisa, gli ennesimi talent di turno che prestano la voce rispettivamente a Simba e Nala da adulti. Entrambi non sono nuovi a questo tipo di esperienza (specialmente Elisa, che aveva già doppiato nel remake live action di
Dumbo uscito pochi mesi fa), ma nonostante ciò rimangono molto ingessati nella recitazione dei dialoghi, mentre dal punto di vista del canto avrei un po' da ridire sul vibrato.
Per quanto riguarda gli altri doppiatori, Luca Ward come Mufasa l'ho trovato sottotono e monocorde pur con le frasi epiche uscite bene, Stefano Fresi come Pumbaa mi è parso discreto, Edoardo Leo come Timon un po' meno, Massimo Popolizio come Scar mi ha sorpreso in positivo, mentre per gli altri personaggi nulla da obiettare visto che svolgono bene il loro mestiere.
Da notare che nessun doppiatore del cast del film originale è ritornato per prestare voce al remake (l'unica riproposizione concessa dai piani alti era per quello di Mufasa visto che nella versione originale era tornato James Earl Jones, ma siccome da noi Vittorio Gassman non c'è più si è dovuto per forza di cose fare un recasting vocale).
Infine, un'ultima nota sparsa: com'è possibile che si debba ritrovare una localizzazione video fatta a metà? Praticamente all'inizio il titolo è presentato in italiano, mentre alla fine lo si ritrova in inglese! Nel film d'animazione al tempo era chiaramente stato localizzato sia all'inizio che alla fine, qui invece lo troviamo in due lingue diverse. Bah...
In conclusione: pur essendo abbastanza fedele alla fonte di origine, il film in questione è un'operazione puramente commerciale priva di anima e di guizzi innovativi fatta sia per i nostalgiconi dei Classici Disney visti in VHS ai loro tempi dell'infanzia che per i ragazzini di nuova generazione abituati a ben altro. Insomma, è meglio che evitiate di vedere rovinato uno dei vostri Classici Disney preferiti, come è capitato anche al sottoscritto. Perciò il mio vivo consiglio è quello di evitare di spendere soldi per il biglietto al cinema e di invitare altre persone che conoscete a fare lo stesso.
Anche se forse non sarà sufficiente per frenare la corsa al botteghino, visto che nella classifica mondiale dei maggiori incassi il remake de
Il Re Leone ha superato perfino il primo
Avengers oltre che il film originale in animazione 2D.
