La nascita, la morte. Per sempre con noi, 5/12/1901 - 15/12/1966

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view post Posted on 4/12/2022, 17:24

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Era il 05 Dicembre 1901.
Quando nacque era un bambino come tanti altri. Crescendo ebbe una vita come tante altre.
Fino a un certo punto.

Quale punto?
Difficile dirlo!
Avventurarsi da giovane su un lavoro a bordo dei treni non è cosa da tutti.
Mentire sulla propria età per farsi arruolare per una guerra in un altro continente nemmeno.

Per noi fan, però, quel "punto" è probabilmente il momento in cui Walt Disney comincia il suo percorso nel mondo del cinema perché è lì che inizia a costruirsi la leggendaria avventura che lo avrebbe portato ad entrare in milioni di vite nel mondo.

I corti di "Alice in Cartoonland" e quelli di "Oswald the Lucky Rabbit" sono i primi successi ma la svolta vera e propria non è ancora giunta. Arriverà nel 1928 con (serve dirlo? :D ) "Steamboat Willie". Da lì, in pochi anni, Walt e il suo grandioso staff hanno rivoluzionato i cartoni animati portandoli ad una maturità tecnica, creativa e artistica impensabili.

I cartoni iniziarono a parlare grazie a loro e sempre loro li colorarono per la prima volta. Riuscirono a farli evolvere da macchiette divertenti a creature capaci di provare e, soprattutto, trasmettere emozioni. Furono capaci di dar loro una vera personalità, a volte anche complessa.
Nel contempo impararono a creare dal nulla, su un foglio bianco, ambientazioni ed atmosfere degne dei migliori film con attori di Hollywood. Diedero grande rilievo al comparto musicale che non si limitava ad accompagnare le scene ma le sosteneva ed esaltava contribuendo anch'esso a creare emozioni.
Fu un percorso epico che portò, a soli nove anni da "Steamboat Willie" all'uscita di "Snow White and the Seven Dwarfs". Una pietra miliare. Un capolavoro.

Basterebbe quanto ho appena scritto per giustificare la presenza di Walt Disney nell'albo d'oro della storia del cinema eppure questo non è che l'inizio.
Arrivarono altri esperimenti (il realismo di "Bambi", l'astrattismo di "Fantasia", ad esempio) e innovazioni tecniche. Si allargò il campo d'azione ai film con attori e ai parchi a tema.
Si definì quello che spesso chiamiamo "stile Disney" con una definizione che è però poco calzante o quantomeno poco esaustiva.
Non fosse altro che per le mille sfaccettature che questo fantomatico "stile Disney" porta in sé.
Basti pensare che molti film tacciati per decenni di infantilità e melassa oggi sono, all'opposto, oggetto di critiche e censure perché considerati diseducativi e portatori di messaggi negativi.
Certo, un po' è cambiato il pubblico e un altro po' è cresciuto il numero di persone che cerca il male e la polemica ovunque.
Un po' è diversa anche la nostra sensibilità. In ultima analisi, però, credo che la varietà di temi che Disney ci ha sempre proposto offra diverse chiavi di lettura dello stesso film.
E chi vuole pescare nel torbido ci va a nozze. ;)

Per correttezza, però, va anche detto che in qualche caso qualcosa di discutibile c'è, visto con gli occhi di oggi. Quel che va detto va detto. :)
Io però continuo a non starci a mettere Disney nella lista dei cattivi. Anche questo va detto. ;)

Ho spesso definito Walt Disney come una specie di zio di tutti. Espressione che ho fatto mia ma che mia non è perché "zio Walt" lo sentiamo da sempre.
Un po' zio lo è perché non lo vediamo come il dirigente d'azienda o il proprietario del parco giochi. Non lo vediamo neanche come quello che fa i cartoni, per dirla terra terra. :)
Boh, non saprei dire bene. Lo vediamo un po' come uno di famiglia perché c'è da sempre. Siamo cresciuti con i suoi film e i suoi gadget. Tutti abbiamo in qualche cassetto un Paperino, o un Topolino, o un Winnie the Pooh, o chissà chi altro riprodotto su uno degli innumerevoli oggetti di merchandising.
Quaderni, pupazzetti, portapenne, pubblicazioni, cartoline, spazzolini da denti, T-shirt, ciondolini, CD, Cover per smartphone, etc..., etc,... etc,... ). Disney è in noi, intorno a noi, con noi.

Anche se (e in questo post non l'ho ancora volutamente ricordato) Walt Disney ha lasciato questo mondo ben 56 anni fa. Era il 15 Dicembre 1966. :cry:

Dopo di lui, la sua azienda ha seguito per quanto possibile il solco segnato da Walt con risultati altalenanti, talvolta allontanandosi dalla riconoscibilità dei prodotti e talvolta facendoli evolvere in un modo che, voglio credere, sarebbe piaciuto anche a Walt Disney in persona.
Nel complesso, però, mantenendo una certa continuità generale.

Negli ultimi anni la sua azienda ha raggiunto dimensioni mai viste prima ma ha sacrificato la parte creativa che è sempre stata il cuore della Disney come la conosciamo noi.
Non so se sia un caso, ma questa virata è giunta a poca distanza dalla morte di Roy Edward Disney, ultimo con questo cognome ai piani alti della ditta.
Tutta orientata ai guadagni e al politically correct (non cose sbagliate a prescindere ma dannose nell'esasperazione) questa "nuova Disney" produce remake su remake e film d'animazione decisi a tavolino su basi di analisi di mercato e indagini sociologiche.

Si, a mio parere questo nuovo corso della Factory è sostanzialmente freddo e forse perfino un po' asettico nel suo essere. Il calore e il tono familiare dei film vintage non li trovo minimamente in prodotti recenti, salvo qualche sporadica eccezione (chi ha detto "Luca"? ;) ).

Ma Disney, QUEL Disney, WALT Disney e anche lo STILE Disney sono ancora con noi perché se è vero che l'uomo ha dovuto ad un certo punto cedere alle leggi della natura e chiudere gli occhi per sempre, quello che ha creato e i mezzi che ha lasciato ai suoi successori sono entrati in noi diventando parte del nostro essere.
E lì resteranno, spingendoci a rivedere con piacere, ogni tanto, qualche vecchio film dimenticato o qualche Classico immortale.

Walt Disney è con noi. Noi siamo con Walt Disney. <3

In fondo, anche questo piccolo forum arriva da lì, da quello che lui fece in vita e che ancora smuove tanta gente a parlare di lui. Noi, per esempio. ;)
 
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