Ho comperato il Blu Ray di "Dumbo" in versione live action. Negli ultimi mesi mi è capitato di leggere titoloni che gridavano al capolavoro e altri che stroncavano tutta l'operazione.
Vedendo il film, temo di essere più sulla linea della stroncatura che su quella dell'elogio al lavoro di Burton. A mio parere, questo "Dumbo" scivola via leggero leggero senza emozioni, senza incanto, senza magia... senza sapore. Ciò che c'è di bello è interamente mutuato dal Classico del 1941 e laddove Burton aggiunge roba nuova diventa prolisso e poco convincente.
La famosissima scena di Dumbo e Jumbo che si accarezzano le proboscidi mentre lei è rinchiusa raggiunge una somiglianza ammirevole in certi fotogrammi ma si riduce ad una manciata di secondi ed esce massacrata dal confronto con il film d'animazione.
La linea del politically correct ha imposto l'eliminazione dei corvi perché ritenuti offensivi e al loro posto... non c'è nessuno.
Ah, naturalmente non è stato ritenuto accettabile il finale del cartone con Dumbo che trova la felicità nel circo.
Ma se togliamo qualcosina qui e qualcosina là da un film che già è corto di suo, come le riempiamo le due ore della durata? Questo si devono essere chiesti gli sceneggiatori e così si sono inventati un'intera trama parallela, anzi due. Ecco allora che ci raccontano di un reduce di guerra che torna mutilato da i suoi figli neo orfani di madre e, dato che il film deve durare un TOT, ci aggiungono anche la storia di un riccone senza scrupoli che rileva l'intero circo per fare ancora più soldi grazie a Dumbo.
In tutto questo, Dumbo diventa praticamente un comprimario e a me questo è dispiaciuto molto, guardando il film.
E le odiosissime elefantesse che schernivano ed emarginavano Dumbo? Come inserirle in un film dove gli animali non parlano? I più attenti avranno notato che in una scena, Dumbo fa parte di un numero nel circo e rivela le sue orecchie. Qui gli altri elefanti sembrano reagire male. Ecco, tutto qui.
Insomma, la mia impressione (ribadisco MIA, ci mancherebbe) è che il film dura circa il doppio del cartone ma dice la metà delle cose.
