Tin Toy

Titolo Cortometraggio : Tin Toy
Titolo Originale : Tin Toy

Anno di produzione : 1988
Durata: 5 min
Regia: John Lasseter
Soggetto: John Lasseter
Sceneggiatura: John Lasseter
Produttore: William Reeves

Casa di produzione: Pixar Animation Studios
Animatori: Eben Ostby, William Reeves
Musica/Sonoro: Gary Rydstrom

Premi:
Premio Oscar 1989: Miglior cortometraggio d'animazione
National Film Registry: inserito nel 2003



Trama:

Il corto narra la storia di Tinny, un piccolo "One Man Band" giocattolo, di latta, che è stato appena dato in dono ad un bambino di nome Billy. Dapprima felice di essere il nuovo gioco di un bimbo, Tinny si rende ben presto conto che la cosa ha anche dei lati estremamente negativi. Billy, infatti, è un neonato che gattona per la stanza, mettendo in bocca, lanciando e rompendo tutti i giochi che trova attorno a lui. Per paura di essere afferrato e danneggiato da Billy, Tinny cerca di darsi alla fuga ma i suoi strumenti musicali producono dei suoni che attirano l'attenzione del bambino che, gatton gattoni, insegue il piccolo Tinny per la stanza cercando di afferrarlo. La salvezza è sotto il divano, dove il piccolo giocattolo di latta trova rifugio e l'insolita compagnia di altri giochi terrorizzati. Il bambino, prono sul pavimento della stanza, inizia a piangere e Tinny, intenerito, decide di farsi coraggio ed esce da sotto il divano per suonare e rallegrare Billy. Il bambino lo afferra immantinente e dopo averlo sbattuto su e giù un paio di volte.... lo abbandona sul pavimento, per dedicarsi ad altro.
Il nuovo gioco del bambino è la scatola e la busta che contenevano Tinny il quale, offeso per essere stato messo da parte per una scatola, insegue Billy cercando di riguadagnare la sua attenzione. Ma, si sa, i bambini sono così



Considerazioni personali:
Tinny è incantevole, uno dei personaggi più dolci e graziosi di tutti i cortometraggi Pixar. Le espressioni del viso, lo stupore, la tristezza, la giubba rossa lucida, tutti gli strumenti musicali lo rendono un giocattolo vivo e "reale", per il quale non si può non provare una sorta di tenero affetto e solidarietà. Quando appare Billy, abituati alla straordinaria resa degli umani più recenti (seppur ancora molto caricaturali), restiamo piuttosto perplessi di fronte a questo bambino dall'aspetto plasticoso ed impacciato, che si muove in maniera disordinata e ha un viso, ammettiamolo, davvero bruttino ed impressionante. Sembra una di quelle bambole di tanti anni fa che tenevano gli occhi aperti in piedi e li chiudevano appena le mettevi supine. Un bambino che incute timore più che tenerezza, che sbava e rompe tutto ciò che trova, e semina il panico tra quei piccoli ed indifesi giochi lasciati alla sua mercè. Non stupisce che la Pixar, anche in un corto di 5 minuti, riesca a farci immedesimare nei giocattoli che cercano la salvezza rifugiandosi sotto il divano. Un eterogeneo mondo fatto di elefanti, cagnolini, pupazzetti ed elicotteri, tutti in fuga da possibili attentati alla loro integrità

Da sottolineare l'uso di colori caldi e spenti per gli sfondi (blu per il divano, marrone per il pavimento in legno) contrapposti ai colori brillanti e accesi dei giocattoli (dai cerchi impilabili blu/rossi/verdi/gialli, alle biglie che rotolano in giro per la stanza, fino al nostro Tinny, un trionfo di rosso, blu, verde...).

Un cortometraggio carinissimo, che meritò ampiamente l'Oscar



Curiosità:
Tin Toy fu creato nel 1988, nuovamente in occasione della SIGGRAPH. L'ispirazione per il cortometraggio nasce da un video amatoriale che la sorella di John Lasseter aveva girato al figlio. Lo studio dei movimenti del neonato, la differenza delle proporzioni della testa rispetto al corpo, la storia narrata dal punto di vista di un giocattolo e non solo del bambino (elemento di spicco per molti dei film Pixar prodotti in seguito ) hanno dato vita ad un corto grazioso e straordinariamente innovativo per le tecnologie di oltre 20 anni fa. Tecnicamente, realizzare Tin Toy, ma soprattutto Billy, il primo personaggio umano ad essere sviluppato in CG, fu una vera sfida, che spinse all'estremo i limiti di quanto erano in grado di fare gli animatori a quei tempi. La creazione del modello di riferimento mise per la prima volta la squadra di Lasseter di fronte alla difficoltà di realizzare braccia, gomiti e ginocchia che si piegano. Julia, la figlia di Bill Reeves, fece da modello per lo studio dei movimenti e il lavoro fu lungo e complesso, ma possiamo dire che il piccolo Tinny fu precursore di tutti i giocattoli che troveremo, 7 anni dopo, nel primo lungometraggio della Pixar : Toy Story - Il mondo dei giocattoli.

- Agli animatori fu chiesto di realizzare un giocattolo per uno tra quelli che troviamo sotto il divano.
- La shopping bag con cui sta giocando Billy porta il logo originale della Pixar;
- Su un quadro appeso nella stanza dove gioca Billy è ritratta Luxo Jr.



Lo speciale A Tin Toy Christmas - Wikipedia -
Tin Toy è il primo lavoro della Pixar che si ispiri al tema dei giocattoli che prendono vita. La vincita dell'Oscar spinse a sfruttare il grande successo del cortometraggio, ideando nel 1989, uno speciale televisivo natalizio dal titolo A Tin Toy Christmas, poi non più prodotto. L'idea di base era che Tinny fosse un giocattolo degli anni '40 che, non riscuotendo alcun successo, rimane invenduto per anni, fin quando non si risveglia in un grande megastore della nostra epoca. Negli anni '40 però Tinny era parte di un set di giocattoli musicali composto da vari "musicisti", e ora che si è risvegliato da solo, vuole partire alla loro ricerca. Il progetto fu abbandonato perché la rete televisiva che avrebbe dovuto produrlo non poteva affrontare la spesa necessaria (secondo il regista Pete Docter diciotto volte superiore al budget concesso).
La Pixar rinunciò alla produzione dello speciale, immaginando che la loro creatura, Tinny, avrebbe trovato spazio nel lungometraggio che avevano in mente, Toy Story, poi sviluppatosi in maniera differente senza il personaggio di questo corto.



Dove si trova:
- I Corti Pixar - Vol. I