The Adventures of André and Wally B.

Titolo Cortometraggio : The Adventures of André and Wally B.

Titolo originale : The Adventures of André and Wally B.

Anno di produzione : 1984
Durata : 2 minuti
Regia : Alvy Ray Smith
Soggetto : Alvy Ray Smith
Art director: John Lasseter
Animatori: John Lasseter
Musiche/Sonoro : Ben Burtt: André (manipolazione sonora)
Sfondi: William Reeves

Contributo tecnico: Tom Duff , Eben Ostby, Rob Cook, Loren Carpenter, Ed Catmull, David Salesin, Tom Porter, Sam Leffler;
Riprese: David DiFrancesco, Tom Noggle, Don Conway;
Computer Logistics: Craig Good

Musiche: Gary Rydstrom



Trama:
E' l'alba, siamo in una foresta, e il simpatico Andrè si sta svegliando dopo aver dormito in una radura. Mentre si stiracchia sbadigliando, gli si avvicina un grosso calabrone di nome Wally B. che, minaccioso, gli sfiora il naso. Andrè, spaventato, indica all'insetto un punto lontano e mentre quest'ultimo si volta, Andrè approfitta del momento di distrazione per darsela a gambe. Appena Wally B. si accorge della fuga, si lancia all'inseguimento di Andrè e, dopo averlo raggiunto in un fuori scena, riesce a pungerlo. Lo vediamo riapparire con un sorriso soddisfatto e il pungiglione storto ma, come si suol dire, "ride ben chi ride ultimo" e infatti, a pochi secondi dalla fine del corto, Wally B. viene colpito dal cappellino lanciato da Andrè

Recensione:

Il primo cortometraggio animato realizzato in CG è delizioso, e non solo per l'uso di tecniche straordinariamente innovativa per l'epoca, ma anche per l'immediatezza del contenuto e la simpatia dei personaggi. Nonostante sia nato soprattutto come progetto sperimentale, quindi con un plot semplice ed immediato,senza troppe pretese, e risulti piuttosto spigoloso rispetto ai cortometraggi che seguiranno, ha in sè davvero delle piccole ma preziosissime caratteristiche.
Innanzitutto i personaggi, molto realistici per l'epoca sia nei movimenti che nell'espressività del viso e del corpo (Andrè che sbadiglia e trema quando sente il ronzio e vede avvicinarsi il grosso calabrone; Wally B. che sorride della paura dell'altro e gli sfiora il naso con fare beffardo; Andrè che cerca di distrarlo e fugge a gran velocità.... ), poi la gag, diretta e divertente nella sua semplicità. Senza contare la cura dei dettagli, come la foresta o le foglie degli alberi, i caldi colori autunnali e la musica, che accompagna la storia dei nostri protagonisti e diventa esplicativa dei loro sentimenti



Curiosità:

The Adventures of André and Wally B. fu il primo cortometraggio ad essere realizzato dal gruppo composto da John Lasseter, che a quei tempi era animatore per la Disney, ed Eben Ostby e Bill Reeves, quando ancora lavoravano per la LUCASFILM nella divisione computer.
Venne realizzato nel lontano 1984 in occasione della SIGGRAPH (abbreviazione di Special Interest Group on GRAPHics and Interactive Techniques), una convention sulla computer grafica, e nacque dall'idea di Alvy Ray Smith di creare un cortometraggio animato interamente realizzato in CG. All'inizio si era pensato di narrare di un androide chiamato Andrè che, dopo essersi svegliato in una foresta, passeggia sul margine di un gran canyon. La trama, però (se così si può chiamare il plot di un cortometraggio che dura meno di due minuti), non convinse e si pensò, prendendo ispirazione sia per i modelli che per la semplicità della storia, ai primi disegni di Topolino, di creare due personaggi che interagissero tra loro.
Il grande scoglio da superare, però, erano le perfette forme geometriche del 3D che limitavano la motilità dei personaggi. Coni, cilindri e sfere mal si adattavano a rendere la gestualità del corpo, così Ed Catmull inventò, proprio per questo corto, la cosiddetta "forma a goccia" ( formata da due semicerchi, uno piccolo in alto e uno grande in basso, il cui spazio centrale era riempito dal computer.), che aveva il grande vantaggio della flessibilità. Nacque così il corpo di Andrè e, in seguito, anche quello di Wally B.
Bill Reeves lavorò agli sfondi del cortometraggio, avvalendosi del cosiddetto "sistema a particelle". Questa tecnica dava la possibilità di creare e controllare migliaia di singole particelle per costruire oggetti più grandi. Presentata già l'anno precedente alla SIGGRAPH nella famosa scena della Genesi , fu migliorata per ricreare la foresta piena di alberi in cui si potevano ben distinguere i particolari delle migliaia di foglie o dei fili d'erba nella radura.



Altra innovazione presente nel corto è la cosiddetta motion blur in CGI, la scia di movimento (o l'effetto mosso) che riusciamo a cogliere in alcuni fotogrammi mentre i personaggi si muovono. Tecnica usata nel campo dell'animazione e della fotografia, la Motion Blur viene qui applicata per la prima volta in un progetto in CG, durante la fuga di Andrè e la rincorsa di Wally B.



Il corto, che non riuscì ad essere terminato in tempo per la proiezione alla SIGGRAPH, fu presentato incompleto, con alcune scene in wireframe e senza rendering (quindi solo come "bozze" ), ma fu lo stesso accolto in maniera straordinariamente positiva, per le tecniche davvero innovative per l'epoca, che segnarono un grande passo avanti nella realizzazione di animazioni al CG.

Dove si trova

Il corto, mai allegato a nessun film Pixar (in quanto proprietà della LucasFilm), è stato inserito nella raccolta Tiny Toy Story (uscita nel 1996, per sfruttare il successo di Toy Story - Il mondo dei giocattoli), VHS che raccoglieva tutti i corti Pixar prodotti fino a quel momento.
Nell'autunno 2007, The Adventures of André and Wally B. è stato inserito nel DVD Corti Pixar Vol.1, che contiene tutti i cortometraggi realizzati dalla Pixar fino al 2007