Doppiaggio : stravolgimenti si o stravolgimenti no?

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j a d e
view post Posted on 31/12/2009, 11:55




L'idea per questa discussione non parte da un film Disney...però ci arriviamo,giurin giurello :P

Dunque,l'altro giorno guardando "Una notte al museo 2" (film a mio parere orrendo,ma vabbè =S) ho notato che almeno un paio di scene erano state doppiate in maniera un pò "italianizzata" (ad esempio,un guardiano notturno che parlava con accento napoletano,Napoleone Bonaparte che diceva di avere un discendente in Italia,primo ministro per l'esattezza... :rolleyes: ),sono tornata indietro e ho messo i sottotitoli in inglese,per vedere come rendevano quelle scene nella versione originale. Beh,non ci crederete,ma lo script è stato TOTALMENTE MODIFICATO!!! Praticamente in fase di doppiaggio hanno quasi creato un film a parte :blink:
Voi come reputate questa cosa? Secondo me da una parte un minimo di personalizzazione non è proprio una cosa negativa,dato che l'umorismo d'oltreoceano non è sempre simile al nostro,e magari alcune cose tradotte non renderebbero alla stessa maniera,ma cavolo..quando si traduce uno script non bisogna mica reinventarlo O_O
Un conto è tradurre,nel rispetto di ciò che dice il film originale,un altro invece è riscrivere completamente il film.

Per quanto riguarda i film Disney... Mi sono sempre chiesta se fosse giusto o no tradurre i nomi dei protagonisti o italianizzarli. E non sto parlando delle principesse(se noi oggi diciamo ,ad esempio,Cenerentola e non Cinderella,è solo a causa di un retaggio che ci portiamo dietro dalla tradizione orale legata alla fiaba omonima)ma mi riferisco ai personaggi secondari o ai coprotagonisti.
Fino agli anni '80 era un processo molto diffuso (basti pensare al principe Filippo de "La bella addormentata nel bosco"),ma con la nuova era Disney i nomi sono rimasti gli originali. Non riesco a immaginarmi un principe Eric ribattezzato principe Enrico,e scommetto neanche voi. :lol:
E pensavo anche un'altra cosa: forse sono proprio queste rivoluzioni legate al doppiaggio che non mi fanno apprezzare film come "Gli Aristogatti" (non mangiatemi :ph34r: ),dove un Romeo è un personaggio che di Disney ha praticamente solo l'animazione,visto che come personaggio nella versione italiana è stato quasi creato ex novo.
Per finire,forse non c'entra molto,ma una cosa che ho sempre apprezzato nel classici animati della casa del Topo,è stato il riconoscere il labiale dei protagonisti,che era esattamente corrispondente a ciò che dicevano in inglese. Questa cosa l'ho ovviamente notata quand'ero già grandicella,ma secondo me è una delle cose più straordinarie e difficili che un film animato possa fare. Purtroppo non ho visto nessuno dei capolavori disneyani in versione originale,ma mi salta all'occhio il labiale di Aladdin quando chiede a Jasmine "Do you trust me?" oppure Belle che sul finale de "La Bella e la Bestia" sussurrà sul corpo del suo amato "..I love you",o ancora Ariel che ,dopo aver salvato Eric dal naufragio sospira "Isn't he beautiful?" :wub:

Per concludere: quali sono le vostre opinioni sul doppiaggio made in Italy? Stravolgimenti si o stravolgimenti no? image
 
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T.RexHarrison
view post Posted on 1/1/2010, 09:24




Secondo me non si tratta di stravolgimenti. Il doppiaggio di un film viene pensato il più delle volte per renderlo fruibile al pubblico italiano, ma non solo ad una piccola fetta ma a TUTTO il pubblico. Mi spiegherò meglio con un esempio (non è Disney, sorry):
Ricordate Sailor Moon? Questo cartone animato giapponese approdò una quindicina di anni fa sulle reti Mediaset, con una serie di rimanneggiamenti e censure. Su queste ultime sorvoliamo, ma soffermiamoci sul doppiaggio. Quando ero bambino, mi capitava di guardare Sailor Moon con mia nonna e ci divertivamo molto (ma questo è irrilevante...). Poi arriva il ridoppiaggio curato dalla defunta casa editrice Shin Vision che voleva fare contenti i puristi. E tutti giù a dire che avrebbero dovuto trasmetterlo in quel modo.
Ora, se lo avessero trasmesso a quel modo, io e mia nonna ci saremmo ritrovati con frasi del tipo: "Sono la bella guerriera dalla sailor fuku", quando nella versione Mediaset era: "Sono una combattente che veste alla marinara", che traduceva il termine sailor fuku, altrimenti senza senso per uno spettatore occidentale in età prescolare...
Tanto per farti capire, le italianizzazioni possono apparire come dei tradimenti del copione originale, ma servono a migliorare le possibilità che il prodotto possa essere apprezzato da tutti e non solo da una cerchia ristretta. Poi ogni modifica rispetto all'originale deve essere approvata dai produttori del film, quindi...
 
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j a d e
view post Posted on 1/1/2010, 12:02




Anch'io seguivo Sailor Moon(come molti del resto :P).
L'esempio che hai postato tu è secondo me l'esempio di un cambiamento lieve che non intacca la storia,quindi lo giudico in maniera assolutamente positiva. Anche se,ovviamente,per i "puristi" del genere anche una cosa del genere potrebbe venire considerata un tradimento dell'originale..ma onestamente non saprei,dovremmo chiedere ad un appassionato.
Nel caso del film che ho visto,invece,il cambiamento era un vero e proprio stravolgimento,visto che è proprio il 90% del significato della scena a cambiare. Per quanto riguarda gli anime giapponesi in italia,poi,il taglia e cuci da sui nervi anche a me,ma come hai detto tu nasce dall'esigenza di presentare il prodotto ad un pubblico infantile (quando in realtà,i cartoon asiatici in patria sono molto più rivolti verso un pubblico adolescente/adulto)
 
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Prof. Emelius Browne
view post Posted on 1/1/2010, 13:11




Ho troppo poco tempo ora per rispondere, ma il mio commento arriverà presto ;)
 
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Prof. Emelius Browne
view post Posted on 1/1/2010, 15:51




CITAZIONE (j a d e @ 31/12/2009, 11:55)
Per quanto riguarda i film Disney... Mi sono sempre chiesta se fosse giusto o no tradurre i nomi dei protagonisti o italianizzarli.

Secondo me uno dei pochi casi in cui è giusto farlo è proprio nelle fiabe, settore in cui la Disney è specializzata. Al contrario la traduzione dei nomi era una prassi nei doppiaggi degli anni '40 di tutti i film (non solo Disney), abitudine sopravvissuta anche nei '50 in maniera meno evidente e andata perdendosi man mano che il tempo è passato. Una fiaba è qualcosa di universale e perciò è giusto non contestualizzarla in un luogo ma adattarla ad ogni singolo Paese: del resto, anche nella versione originale i nomi sono tradotti altrimenti come si spiegherebbe che in Germania esistono dei nani che si chiamano Sleepy, Dopey, Happy ecc. o che una fata si chiami Merryweather? Ma in altri generi di film, l'italianizzazione dei nomi non ha senso. In "Via Col Vento", i primi due mariti di Rossella si chiamano Carlo e Franco :blink: E parlando di "Via Col Vento", salta fuori automaticamente un altro aspetto della traduzione dei nomi, cioè il caso in cui questa sia fondamentale ai fini della comprensione del film. Rossella O'Hara in inglese si chiama Scarlet, nome con cui viene battezzata per via dei suoi capelli rossi: ecco allora che rinominarla Rossella in italiano è quanto di più azzeccato possa esserci (oltretutto a mio parere non stona minimamente con l'ambientazione americana al contrario di Carlo e Franco). Allo stesso modo, il Whisky di Lilli e il Vagabondo in inglese si chiama Jock, tipico nome scozzese: noi non avremmo mai intuito le origini del cane in questione se il nome fosse rimasto in originale, mentre "Whisky" parla da sé. Trusty e suo nonno Reliable, i cui nomi significano rispettivamente "fidato" e "affidabile", non potevano non diventare "Fido" e "Fedele" in italiano, lasciarli in originale sarebbe stato stupido. La vedova Tweed chiama il suo cucciolo di volpe Tod perché le ricorda un "toddler" (bimbo piccolo che muove i primi passi), in italiano è Red per via del suo "soffice pelo rosso". Questo tipo di traduzione ovviamente dev'essere sensata: Merryweather (= bel tempo) trova la sua traduzione perfetta in Seren(ell)a, mentre l'adattamento spagnolo "Primavera" è palesemente molto meno indovinato.

CITAZIONE
Fino agli anni '80 era un processo molto diffuso (basti pensare al principe Filippo de "La bella addormentata nel bosco"),ma con la nuova era Disney i nomi sono rimasti gli originali. Non riesco a immaginarmi un principe Eric ribattezzato principe Enrico,e scommetto neanche voi.

In realtà la traduzione dei nomi Disney arriva con assiduità fino agli anni '60, nei '70 è molto meno pronunciata e negli '80 si verifica solo saltuariamente (all'inizio Andrea De Leonardis, figlio di Roberto, si divertiva a tradurre di tutto e di più scrivendo Taron piuttosto che Taran ecc.). Lo stesso dicasi per i '90 ma con le dovute eccezioni: nella Bella e la Bestia, tanti nomi sono tradotti (e molto bene, anche). Purtroppo oggi c'è anche la questione del merchandising che porta ad uniformare i nomi per distribuire i gadget nei vari Paesi senza dover cambiare i nomi. Come giustamente ha fatto notare Nunziante Valoroso, in "Wall-E" era il caso che Eve si chiamasse Eva perché il nome in inglese alle nostre orecchie non rimanda al concetto di prima donna.

CITAZIONE
dove un Romeo è un personaggio che di Disney ha praticamente solo l'animazione,visto che come personaggio nella versione italiana è stato quasi creato ex novo.

Perdonami, ma ti sbagli di grosso. La personalità di Romeo rimane identica e anche le battute che pronuncia sono tradotte fedelissimamente, solo che sono tradotte in romano anziché in italiano. In inglese l'irlandesità di Thomas O'Malley è stata creata per far ridere; in italiano non abbiamo un cliché di accento irlandese, quindi non avremmo avuto modo di riproporre lo stesso effetto comico mantenendoci attaccati strettissimamente all'originale. Dandogli origini romane, lo spirito originale torna al suo posto e anzi fa ridere molto di più rispetto all'originale (tant'è che gli italiani adorano questo film e gli americani lo snobbano). Un esempio di adattamento fatto come piacerebbe a te è "Il Libro della Giungla": in inglese il film fa morire dalle risate perché tutti i personaggi parlano con varissimi accenti inglesi (americanaccio per Baloo, bostoniano per Bagheera, nobile inglese per Shere Khan, londinese per Hathi ecc.) un po' improbabili per una giungla indiana, ma proprio questo rende spassosa una pellicola che in quanto a sceneggiatura è invece quanto mai scialba; in italiano le differenze d'accento si sono inevitabilmente perse e la traduzione di Roberto De L., meticolosa come al solito, non suscita il divertimento dell'originale proprio a causa della perdita degli accenti. Se non c'è stato "stravolgimento" da una parte, c'è stato appiattimento dall'altra: le caratterizzazioni dei nostri doppiatori italiani sono mirabolanti (e considero il loro livello di recitazione migliore delle voci originali), ma purtroppo non bastano.

CITAZIONE
una cosa che ho sempre apprezzato nel classici animati della casa del Topo,è stato il riconoscere il labiale dei protagonisti,che era esattamente corrispondente a ciò che dicevano in inglese

Già, davvero sbalorditivo. In "Alice nel Paese delle Meraviglie", quando la sorella di Alice legge "conti di Mercia e di Northumbria" si vede chiaramente che mette bocca e lingua a pronunciare il TH e io ne rimango ogni volta affascinato :wub:
 
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j a d e
view post Posted on 1/1/2010, 22:18




Aiuto,mi sa che dovrò quotare un pezzettino alla volta e ci metterò un paio di secoli XD

Però ci provo lo stesso :lol:

CITAZIONE (Prof. Emelius Browne @ 1/1/2010, 15:51)
In "Via Col Vento", i primi due mariti di Rossella si chiamano Carlo e Franco :blink: E parlando di "Via Col Vento", salta fuori automaticamente un altro aspetto della traduzione dei nomi, cioè il caso in cui questa sia fondamentale ai fini della comprensione del film. Rossella O'Hara in inglese si chiama Scarlet, nome con cui viene battezzata per via dei suoi capelli rossi: ecco allora che rinominarla Rossella in italiano è quanto di più azzeccato possa esserci (oltretutto a mio parere non stona minimamente con l'ambientazione americana al contrario di Carlo e Franco). Allo stesso modo, il Whisky di Lilli e il Vagabondo in inglese si chiama Jock, tipico nome scozzese: noi non avremmo mai intuito le origini del cane in questione se il nome fosse rimasto in originale, mentre "Whisky" parla da sé. Trusty e suo nonno Reliable, i cui nomi significano rispettivamente "fidato" e "affidabile", non potevano non diventare "Fido" e "Fedele" in italiano, lasciarli in originale sarebbe stato stupido. La vedova Tweed chiama il suo cucciolo di volpe Tod perché le ricorda un "toddler" (bimbo piccolo che muove i primi passi), in italiano è Red per via del suo "soffice pelo rosso". Questo tipo di traduzione ovviamente dev'essere sensata: Merryweather (= bel tempo) trova la sua traduzione perfetta in Seren(ell)a, mentre l'adattamento spagnolo "Primavera" è palesemente molto meno indovinato.

Ecco,con quest'esempio hai colto nel segno,visto che "Via col vento" è sempre stato uno dei miei film preferiti,mi ricorda tanto mia nonna,con la quale lo vidi la prima volta quando ero bambina. :wub:
Sulla questione Rossella O'Hara è proprio vero,figurati che fino a qualche anno fa ero convinta fosse il nome originale. Poi grazie all'avvento di internet(13 anni,primo computer image ) ,cercando qulache immagine tratta dal film con la dicitura"Rossella O'Hara" non ne trovavo,e così' ho scoperto l'arcano! :o:
E quindi,a parte il caso Carlo e Franco( :blink: !),direi che l'adattamento del film non è stato rovinato da traduzioni approssimative o licenziose.

CITAZIONE
In realtà la traduzione dei nomi Disney arriva con assiduità fino agli anni '60, nei '70 è molto meno pronunciata e negli '80 si verifica solo saltuariamente (all'inizio Andrea De Leonardis, figlio di Roberto, si divertiva a tradurre di tutto e di più scrivendo Taron piuttosto che Taran ecc.). Lo stesso dicasi per i '90 ma con le dovute eccezioni: nella Bella e la Bestia, tanti nomi sono tradotti (e molto bene, anche). Purtroppo oggi c'è anche la questione del merchandising che porta ad uniformare i nomi per distribuire i gadget nei vari Paesi senza dover cambiare i nomi. Come giustamente ha fatto notare Nunziante Valoroso, in "Wall-E" era il caso che Eve si chiamasse Eva perché il nome in inglese alle nostre orecchie non rimanda al concetto di prima donna.

Pardon,ho parlato degli anni '80 calcolando solo i film con le principesse,dato che ho citato l'esempio del principe Filippo come nome tradotto "secondo vecchia tradizione". :P
Infatti,mi riferisco molto di più ai nomi propri che a nomi con una connotazione specifica,come ad esempio Flora,Fauna e Serenella( e dopo aver citato per l'ennesima volta la magica storia di Aurora,mi sa che mi toccherà rivedere "La bella addormentata nel bosco" al più presto :wub: )
Sul fatto di tradurre bene ripeto ciò che ho detto su "Via col Vento",ovvero che se la traduzione è fatta con rispetto,a me sta più che bene,infatti sapevo che ne "La Bella e la Bestia" molti nomi sono stati resi in italiano (mi viene in mente Chiccho,che nell'originale è Chip,e sono entrambi nomi che suggeriscono l'età del bambino poi trasformato in tazzina) :)

CITAZIONE
Perdonami, ma ti sbagli di grosso. La personalità di Romeo rimane identica e anche le battute che pronuncia sono tradotte fedelissimamente, solo che sono tradotte in romano anziché in italiano. In inglese l'irlandesità di Thomas O'Malley è stata creata per far ridere; in italiano non abbiamo un cliché di accento irlandese, quindi non avremmo avuto modo di riproporre lo stesso effetto comico mantenendoci attaccati strettissimamente all'originale. Dandogli origini romane, lo spirito originale torna al suo posto e anzi fa ridere molto di più rispetto all'originale (tant'è che gli italiani adorano questo film e gli americani lo snobbano)

Qui ammetto che la mia ignoranza in materia "Aristogatti" mi ha fatto fare una pessima figura,ma forse sono proprio vittima dei miei pregiudizi,o meglio,giudizi in merito a questo film che per me è proprio indigesto,e da come hai spiegato,ho il forte sospetto che non mi sarebbe nemmeno piaciuto l'originale. :lol:
Forse perchè l'accento romano di Romeo personalmente l'ho sempre visto come una forzatura,ma se giustamente si doveva rendere un'inflessione particolare,allora hanno fatto benissimo a renderlo così. E confermo e sottoscrivo che agli americani non piace molto come film. Parlando con un paio di mie amiche d'oltreoceano appassionate di classici Disney ,ho scoperto che praticamente "Gli Aristogatti" a malapena se lo ricordano. :lol:

CITAZIONE
Un esempio di adattamento fatto come piacerebbe a te è "Il Libro della Giungla": in inglese il film fa morire dalle risate perché tutti i personaggi parlano con varissimi accenti inglesi (americanaccio per Baloo, bostoniano per Bagheera, nobile inglese per Shere Khan, londinese per Hathi ecc.) un po' improbabili per una giungla indiana, ma proprio questo rende spassosa una pellicola che in quanto a sceneggiatura è invece quanto mai scialba; in italiano le differenze d'accento si sono inevitabilmente perse e la traduzione di Roberto De L., meticolosa come al solito, non suscita il divertimento dell'originale proprio a causa della perdita degli accenti. Se non c'è stato "stravolgimento" da una parte, c'è stato appiattimento dall'altra: le caratterizzazioni dei nostri doppiatori italiani sono mirabolanti (e considero il loro livello di recitazione migliore delle voci originali), ma purtroppo non bastano.

Emh...perdonami tu stavolta,ma devo contraddirti. "Il libro della Giungla " è uno dei film che meno amo,proprio perchè lo trovo piatto e poco coinvolgente.
E,ripetendo ciò che ho detto a proposito degli originali"Aristocats",da come lo descrivi probabilmente non mi sarebbe piaciuta neppure la sua versione originale,anche perchè quando guardo un film dev'essere la storia o l'atmosfera a colpirmi,altrimenti proprio non riesco a farmelo piacere. E inoltre,forse è proprio un mio gusto personale,ma trovo la comicità basata sugli accenti poco divertente ,specialmente se tradotta. Faccio pochissime eccezioni,come Totò o Massimo Troisi. Forse il mio è puro e semplice campanilismo,chissà... ma è raro che una produzione americana mi faccia ridere di gusto,anche in versione originale.
L'unico film statunitense puramente comico che mi fa sbellicare è"Frankenstein Junior",il cui titolo è pure stato tradotto da "Young Frankenstein".
Facendo un esempio "all'inverso",credo che le battute di un Totò tradotte in inglese piuttosto che in un'altra lingua non renderanno mai allo stesso modo.
Così come il guardiano notturno di "Una notte al museo 2" a mio avviso non fa per nulla ridere,ma questo è un estremo che grazie a dio con i Disney non abbiamo mai avuto,visto che la qualità del doppiaggio è comunque di un livello molto alto. Infatti,probabilmente questa mia discussione è anche poco pertinente all'universo Disney,e forse va pure spostata. image


CITAZIONE
una cosa che ho sempre apprezzato nel classici animati della casa del Topo,è stato il riconoscere il labiale dei protagonisti,che era esattamente corrispondente a ciò che dicevano in inglese

CITAZIONE
Già, davvero sbalorditivo. In "Alice nel Paese delle Meraviglie", quando la sorella di Alice legge "conti di Mercia e di Northumbria" si vede chiaramente che mette bocca e lingua a pronunciare il TH e io ne rimango ogni volta affascinato :wub:

Fantastico,vero? Da linguista non posso che rimanere esterrefatta nel notare questi apparentemente piccoli particolari,ma che invece danno la riprova di quanto l'animazione Disney curi i più piccoli dettagli. E la cosa che mi lascia basita è che avviene tanto nei film più vecchi quanto in quelli più recenti,e gli animatori devono aver fatto una faticaccia immane a riprodurre alla perfezione i movimenti delle labbra dei personaggi! :woot:

Comunque grazie mille per le tante informazioni Prof,sei proprio una Bibbia Disney image !
 
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view post Posted on 2/1/2010, 01:04

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Il Prof. è il Prof., non c'è niente da fare. :)

Aprire una discussione sul doppiaggio poi, vuol dire invitarlo a nozze. :D

Piano piano, ci sta affascinando tutti!
 
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Prof. Emelius Browne
view post Posted on 2/1/2010, 11:42




CITAZIONE (Lumiére @ 2/1/2010, 01:04)
Piano piano, ci sta affascinando tutti!

Il mio intento di farvi il lavaggio del cervello sta funzionando, dunque! :lol:
Speriamo che anche Ratzinger visiti questo forum, magari riesco a plagiare anche la sua mente e nominerà santi Roberto De Leonardis e Lydia Simoneschi :lol:

CITAZIONE
sapevo che ne "La Bella e la Bestia" molti nomi sono stati resi in italiano (mi viene in mente Chiccho,che nell'originale è Chip,e sono entrambi nomi che suggeriscono l'età del bambino poi trasformato in tazzina)

Esatto. Poi ci sono:
- Mrs Potts (pot = teiera) che in italiano diventa Mrs Bric (personalmente non ho mai sentito parlare di bricco del tè, ma esiste il bricco del caffè che in inglese è "coffe pot")
- Cogsworth (cog = rotella) che per noi è Tockins (tic toc tic toc...)
- Le Fou (in francese vuol dire "il pazzo") è tradotto molto più intelligentemente con Le Tont. E' vero che "tont" in francese non esiste, ma nell'ottica dei nomi caricaturali tipicamente disneyani è ottimo e poi... Le Tont è scemo, mica pazzo!

CITAZIONE
"Il libro della Giungla " è uno dei film che meno amo,proprio perchè lo trovo piatto e poco coinvolgente.

Non lo metto in dubbio, dicevo solo che lì l'adattamento è stato fatto in maniera scrupolosa nella traduzione e senza modificare minimamente i personaggi, e mi sembrava di capire che per Gli Aristogatti ti sarebbe piaciuto di più un approccio del genere, a parte il gradimento del film in generale.

CITAZIONE
grazie mille per le tante informazioni Prof,sei proprio una Bibbia Disney

Macché! Tante cose poi le ho imparate da altri, come la faccenda del Libro della Giungla in inglese. Ho visto The Jungle Book in originale moltissimo tempo fa e allora conoscevo meno bene l'inglese e quindi di tali differenze non mi ero affatto accorto. Parlando poi con un quasi madrelingua, questi mi ha fatto notare questa divertentissima peculiarità, infatti poi ho voluto subito riguardare il film in VO per apprezzarne tale elemento irresistibilmente comico!
 
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Sudicio Briccone
view post Posted on 2/1/2010, 14:54




CITAZIONE (j a d e @ 1/1/2010, 22:18)
L'unico film statunitense puramente comico che mi fa sbellicare è"Frankenstein Junior",il cui titolo è pure stato tradotto da "Young Frankenstein".

Ti fa sbellicare in italiano o in lingua originale?
 
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j a d e
view post Posted on 2/1/2010, 15:09




CITAZIONE (Sudicio Briccone @ 2/1/2010, 14:54)
CITAZIONE (j a d e @ 1/1/2010, 22:18)
L'unico film statunitense puramente comico che mi fa sbellicare è"Frankenstein Junior",il cui titolo è pure stato tradotto da "Young Frankenstein".

Ti fa sbellicare in italiano o in lingua originale?

In entrambe le versioni. :lol:
Ovviamente sono più legata alla versione in italiano,ma mi piace pure l'originale,anche se l'ho visto solo una volta in lingua.
Secondo me la parte del "Lupo ululì,castello ululà" è resa benissimo dall'inglese "Werewolf? There wolf,there castle" .
So che ci sono alcuni che prediligono la versione originale,altri che pensano che quella doppiata in italiano sia migliore...ma sinceramente non saprei dire chi ha ragione e chi no,poi le opinioni sui doppiaggi in altre lingue sono sempre molto personali e probabilmente influenzate dalla propria lingua.
 
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Anacleto
view post Posted on 2/1/2010, 19:33




Grazie per questa discussione, molto interessante e coinvolgente, è un piacere leggervi :)

P.s. Hai visto il primo, di notti al museo? Secondo me potrebbe piacerti, l'ho trovato molto divertente ;)
 
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j a d e
view post Posted on 2/1/2010, 20:16




Il primo l'ho visto,e mi è piaciuto molto! Infatti conoscendo la trama del secondo,avevo iniziato a vederlo con molto entusiasmo e grandi aspettative...ma una volta finito il film ci sono rimasta malissimo.
Uno spreco di effetti speciali. :cry:
L'unica cosa che salvo è "Life in Technicolor" dei Coldplay che fa da sottofondo alla scena finale (il mio gruppo preferito :P)
 
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*life*
view post Posted on 3/1/2010, 17:52




Davvero una bella discussione, complimenti Jade ;)

Personalmente, sono d'accordo sul fatto che alcuni stravolgimenti siano d'obbligo, in quanto non tutte le battute e le tradizioni straniere sono facilmente comprensibili nel nostro paese.
Tuttavia esistono anche quegli stravolgimenti inutili che proprio non sopporto <_< , e questo mi spinge spesso alla visione del film, cartone, telefilm in questione in lingua originale... Cosa che non mi dispiace affatto :wub:

Anch'io adoro Frankenstein Junior, ma ancora non mi sono decisa a vedere la versione orginale, essendo così affezionata al doppiaggio italiano :D
Ma prima o poi lo farò ;) Adoro Mel Brooks :)

 
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Prof. Emelius Browne
view post Posted on 4/1/2010, 09:47




CITAZIONE (j a d e @ 2/1/2010, 15:09)
CITAZIONE (Sudicio Briccone @ 2/1/2010, 14:54)
Ti fa sbellicare in italiano o in lingua originale?

In entrambe le versioni. :lol:

E questa è la classica eccezione che conferma la regola, perché la versione italiana di questo film (Maldesi-De Leonardis) è molto libera (ma altrettanto eccezionale!) quindi a rigor di logica non dovrebbe piacerti :P . E non parlo di "lupo ululà castello ululì" che è un gioco di parole che traduce un gioco di parole; mi riferisco invece a frasi cambiate in toto per rendere le battute più divertenti. Le seguenti parole sono tratte da asinc.it... con qualche mia modifica personale :P :

CITAZIONE
«What the hell are you doing in the bathroom day and night? Why don't you get out of there and give someone else a chance? » (lett. «Cosa diavolo ci fai giorno e notte sul water? Perchè non esci di lì e dai la possibilità di andarci anche agli altri?») --> versione italiana: «Quando la sorte ti è contraria e hai mancato il successo, smettila di fare castelli in aria e vai a piangere sul…».

CITAZIONE
«I was gonna make an espresso» dell’eremita diventa «Volevo offrirti anche una sambuca», dato che per noi italiani il caffè a fine pasto è una normalità e lì si voleva dare il senso di una cosa speciale da offrire ad un ospite importante.

Mentre per quanto riguarda la torta non tollero il cambiamento operato:
CITAZIONE
la “Schwarzwaldkirschentorte” (lett. Torta di ciliegie della Foresta Nera) diviene il più breve “torta della nonna”, che dà anche un sapore più casereccio alla scena della cena.

Altri bellissimi (ma stavolta giustificatissimi) adattamenti sono:

CITAZIONE
il «You bet your boot I does» (lett. «Puoi scommetterci gli stivali, che lo faccio») detto da Elisabeth in risposta alla domanda di Frederick durante l’addio alla stazione, che diviene il divertentissimo «Puoi scommetterci le mutandine».

CITAZIONE
il «Ho fatto un colpo gobbo» che dice Igor quando incontra nel laboratorio segreto Inga e il dott. Frankenstein, che traduce «I followed a hunch» restituendo in qualche modo il gioco di sensi dato da “hunch” come “gobba/intuizione”.

CITAZIONE
«Abby someone/ Abby someone. Abby who?/ Abby Normal» nella traduzione si preferisce invece optare per l’abbreviazione alle sole iniziali del nome «A. B. qualcosa/ A. B. cosa?/ A. B. Norme», anche se il gioco di parole non cambia di significato.

La scena del sedativo, al contrario, non mi soddisfa in italiano, ma del resto credo sia stato fatto fin troppo, era una traduzione impossibile!
CITAZIONE
Altra scelta “avventurosa” è stata fatta nella scena in cui il protagonista mima la parola “sedativo”, interamente giocata sulla fonetica, in inglese tre sillabe: «sad – a – give» che in italiano divengono 4, ma la parola si trasforma man mano in «sedano – sedadavo – sedativo».

 
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j a d e
view post Posted on 4/1/2010, 18:33




CITAZIONE (*life* @ 3/1/2010, 17:52)
Davvero una bella discussione, complimenti Jade ;)

Personalmente, sono d'accordo sul fatto che alcuni stravolgimenti siano d'obbligo, in quanto non tutte le battute e le tradizioni straniere sono facilmente comprensibili nel nostro paese.
Tuttavia esistono anche quegli stravolgimenti inutili che proprio non sopporto <_< , e questo mi spinge spesso alla visione del film, cartone, telefilm in questione in lingua originale... Cosa che non mi dispiace affatto :wub:

Anch'io adoro Frankenstein Junior, ma ancora non mi sono decisa a vedere la versione orginale, essendo così affezionata al doppiaggio italiano :D
Ma prima o poi lo farò ;) Adoro Mel Brooks :)

Grazie,Life ! ^_^
Quoto tutto ciò che hai detto! Anche io come te adoro guardare film,cartoni e compagnia in lingua. E forse più che deformazione professionale è pura e semplice curiosità di capire come sono state pensate le cose nella lingua di partenza! :woot:
E anche io sono affezionatissima al doppiaggio italiano di "Frankenstein Junior",specialmente dopo aver riletto tutte insieme le perle di umorismo che ha postato il Prof. Ma ti assicuro che è comunque esilarante in lingua.
(tra l'altro,ho cliccato nella tua firma il "proseguimento". Cavolo,Woody Allen,i Gialappi,la citazione di Fiorello a "Viva Radio 2"[ma meno Woody Allen ,lo confesso,visto che ho visto pochissimi film,ma io sono ugualissima ai personaggi che interpreta nei suoi film :lol: ]..non ti conosco e già mi sei simpatica! :wub: )
CITAZIONE (Prof. Emelius Browne @ 4/1/2010, 09:47)
CITAZIONE (j a d e @ 2/1/2010, 15:09)
CITAZIONE (Sudicio Briccone @ 2/1/2010, 14:54)
Ti fa sbellicare in italiano o in lingua originale?

In entrambe le versioni. :lol:

E questa è la classica eccezione che conferma la regola, perché la versione italiana di questo film (Maldesi-De Leonardis) è molto libera (ma altrettanto eccezionale!) quindi a rigor di logica non dovrebbe piacerti :P . E non parlo di "lupo ululà castello ululì" che è un gioco di parole che traduce un gioco di parole; mi riferisco invece a frasi cambiate in toto per rendere le battute più divertenti. Le seguenti parole sono tratte da asinc.it... con qualche mia modifica personale :P :

E' vero,è molto libera...ma il copione tutto sommato resta invariato,salvo alcune eccezioni che comunque non rivoluzionano totalmente gli intenti dell'originale.
Forse non mi sono spiegata bene prima,ma io mi riferisco puramente a cambiamenti drastici(tipo Napoleone Bonaparte che confida al protagonista di "Una notte al museo 2" di avere un erede in Italia al governo,mentre nella versione originale lo stava semplicemente incitando a dichiararsi alla sua compagna d'avventura,la statua di Amelia Earhart)quando condanno l'adattamento di un film. Quando si traducono i giochi di parole è praticamente impossibile riuscire a mantenere intatta l'ironia originaria,infatti credo che "Frankenstein Junior" sia uno dei pochissimi film che ,detto in modo estremamente banale,fa ridere anche nella nostra lingua. :D
Certo,ci sono alcune idee meno felici di altre,ma almeno il copione non è stato messo in un angolo in favore di una battuta facilona sull'attualità (sempre riferendomi all'ormai ultracitato "Caso Napoleone" )
Ho aperto questo thread avendo convinzioni sbagliate su "Gli Aristogatti" e fortunatamente il Prof mi ha spiegato che non è stato rivoluzionato quanto credessi.(a proposito,ancora grazie! ^_^)
Quindi credo proprio che gli adattamenti Disney non abbiano mai risentito di stravolgimenti immotivati. Eppure di film di difficile adattamento ce ne sono stati(un esempio illuminante è l'Oreste di "Alice nel paese delle meraviglie",ma col senno di poi,credo proprio che non si potesse fare altrimenti considerata la situazione-il caso C-A-T che diventa O-RE-STE per motivi di labiale,sempre che ricordi bene ^^'')
Chiudo lanciando una piccola provocazione: forse sono i film di oggi ad essere tradotti e adattati meno accuratamente o ,se vogliamo,fedelmente rispetto a quelli di ieri? :rolleyes:

Edited by j a d e - 4/1/2010, 18:50
 
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