Aiuto,mi sa che dovrò quotare un pezzettino alla volta e ci metterò un paio di secoli XD
Però ci provo lo stesso
CITAZIONE (Prof. Emelius Browne @ 1/1/2010, 15:51)
In "Via Col Vento", i primi due mariti di Rossella si chiamano Carlo e Franco
E parlando di "Via Col Vento", salta fuori automaticamente un altro aspetto della traduzione dei nomi, cioè il caso in cui questa sia fondamentale ai fini della comprensione del film. Rossella O'Hara in inglese si chiama Scarlet, nome con cui viene battezzata per via dei suoi capelli rossi: ecco allora che rinominarla Rossella in italiano è quanto di più azzeccato possa esserci (oltretutto a mio parere non stona minimamente con l'ambientazione americana al contrario di Carlo e Franco). Allo stesso modo, il Whisky di Lilli e il Vagabondo in inglese si chiama Jock, tipico nome scozzese: noi non avremmo mai intuito le origini del cane in questione se il nome fosse rimasto in originale, mentre "Whisky" parla da sé. Trusty e suo nonno Reliable, i cui nomi significano rispettivamente "fidato" e "affidabile", non potevano non diventare "Fido" e "Fedele" in italiano, lasciarli in originale sarebbe stato stupido. La vedova Tweed chiama il suo cucciolo di volpe Tod perché le ricorda un "toddler" (bimbo piccolo che muove i primi passi), in italiano è Red per via del suo "soffice pelo rosso". Questo tipo di traduzione ovviamente dev'essere sensata: Merryweather (= bel tempo) trova la sua traduzione perfetta in Seren(ell)a, mentre l'adattamento spagnolo "Primavera" è palesemente molto meno indovinato.
Ecco,con quest'esempio hai colto nel segno,visto che "Via col vento" è sempre stato uno dei miei film preferiti,mi ricorda tanto mia nonna,con la quale lo vidi la prima volta quando ero bambina.
Sulla questione Rossella O'Hara è proprio vero,figurati che fino a qualche anno fa ero convinta fosse il nome originale. Poi grazie all'avvento di internet(13 anni,primo computer
) ,cercando qulache immagine tratta dal film con la dicitura"Rossella O'Hara" non ne trovavo,e così' ho scoperto l'arcano!
E quindi,a parte il caso Carlo e Franco(
!),direi che l'adattamento del film non è stato rovinato da traduzioni approssimative o licenziose.
CITAZIONE
In realtà la traduzione dei nomi Disney arriva con assiduità fino agli anni '60, nei '70 è molto meno pronunciata e negli '80 si verifica solo saltuariamente (all'inizio Andrea De Leonardis, figlio di Roberto, si divertiva a tradurre di tutto e di più scrivendo Taron piuttosto che Taran ecc.). Lo stesso dicasi per i '90 ma con le dovute eccezioni: nella Bella e la Bestia, tanti nomi sono tradotti (e molto bene, anche). Purtroppo oggi c'è anche la questione del merchandising che porta ad uniformare i nomi per distribuire i gadget nei vari Paesi senza dover cambiare i nomi. Come giustamente ha fatto notare Nunziante Valoroso, in "Wall-E" era il caso che Eve si chiamasse Eva perché il nome in inglese alle nostre orecchie non rimanda al concetto di prima donna.
Pardon,ho parlato degli anni '80 calcolando solo i film con le principesse,dato che ho citato l'esempio del principe Filippo come nome tradotto "secondo vecchia tradizione".
Infatti,mi riferisco molto di più ai nomi propri che a nomi con una connotazione specifica,come ad esempio Flora,Fauna e Serenella( e dopo aver citato per l'ennesima volta la magica storia di Aurora,mi sa che mi toccherà rivedere "La bella addormentata nel bosco" al più presto
)
Sul fatto di tradurre bene ripeto ciò che ho detto su "Via col Vento",ovvero che se la traduzione è fatta con rispetto,a me sta più che bene,infatti sapevo che ne "La Bella e la Bestia" molti nomi sono stati resi in italiano (mi viene in mente Chiccho,che nell'originale è Chip,e sono entrambi nomi che suggeriscono l'età del bambino poi trasformato in tazzina)
CITAZIONE
Perdonami, ma ti sbagli di grosso. La personalità di Romeo rimane identica e anche le battute che pronuncia sono tradotte fedelissimamente, solo che sono tradotte in romano anziché in italiano. In inglese l'irlandesità di Thomas O'Malley è stata creata per far ridere; in italiano non abbiamo un cliché di accento irlandese, quindi non avremmo avuto modo di riproporre lo stesso effetto comico mantenendoci attaccati strettissimamente all'originale. Dandogli origini romane, lo spirito originale torna al suo posto e anzi fa ridere molto di più rispetto all'originale (tant'è che gli italiani adorano questo film e gli americani lo snobbano)
Qui ammetto che la mia ignoranza in materia "Aristogatti" mi ha fatto fare una pessima figura,ma forse sono proprio vittima dei miei pregiudizi,o meglio,giudizi in merito a questo film che per me è proprio indigesto,e da come hai spiegato,ho il forte sospetto che non mi sarebbe nemmeno piaciuto l'originale.
Forse perchè l'accento romano di Romeo personalmente l'ho sempre visto come una forzatura,ma se giustamente si doveva rendere un'inflessione particolare,allora hanno fatto benissimo a renderlo così. E confermo e sottoscrivo che agli americani non piace molto come film. Parlando con un paio di mie amiche d'oltreoceano appassionate di classici Disney ,ho scoperto che praticamente "Gli Aristogatti" a malapena se lo ricordano.
CITAZIONE
Un esempio di adattamento fatto come piacerebbe a te è "Il Libro della Giungla": in inglese il film fa morire dalle risate perché tutti i personaggi parlano con varissimi accenti inglesi (americanaccio per Baloo, bostoniano per Bagheera, nobile inglese per Shere Khan, londinese per Hathi ecc.) un po' improbabili per una giungla indiana, ma proprio questo rende spassosa una pellicola che in quanto a sceneggiatura è invece quanto mai scialba; in italiano le differenze d'accento si sono inevitabilmente perse e la traduzione di Roberto De L., meticolosa come al solito, non suscita il divertimento dell'originale proprio a causa della perdita degli accenti. Se non c'è stato "stravolgimento" da una parte, c'è stato appiattimento dall'altra: le caratterizzazioni dei nostri doppiatori italiani sono mirabolanti (e considero il loro livello di recitazione migliore delle voci originali), ma purtroppo non bastano.
Emh...perdonami tu stavolta,ma devo contraddirti. "Il libro della Giungla " è uno dei film che meno amo,proprio perchè lo trovo piatto e poco coinvolgente.
E,ripetendo ciò che ho detto a proposito degli originali"Aristocats",da come lo descrivi probabilmente non mi sarebbe piaciuta neppure la sua versione originale,anche perchè quando guardo un film dev'essere la storia o l'atmosfera a colpirmi,altrimenti proprio non riesco a farmelo piacere. E inoltre,forse è proprio un mio gusto personale,ma trovo la comicità basata sugli accenti poco divertente ,specialmente se tradotta. Faccio pochissime eccezioni,come Totò o Massimo Troisi. Forse il mio è puro e semplice campanilismo,chissà... ma è raro che una produzione americana mi faccia ridere di gusto,anche in versione originale.
L'unico film statunitense puramente comico che mi fa sbellicare è"Frankenstein Junior",il cui titolo è pure stato tradotto da "Young Frankenstein".
Facendo un esempio "all'inverso",credo che le battute di un Totò tradotte in inglese piuttosto che in un'altra lingua non renderanno mai allo stesso modo.
Così come il guardiano notturno di "Una notte al museo 2" a mio avviso non fa per nulla ridere,ma questo è un estremo che grazie a dio con i Disney non abbiamo mai avuto,visto che la qualità del doppiaggio è comunque di un livello molto alto. Infatti,probabilmente questa mia discussione è anche poco pertinente all'universo Disney,e forse va pure spostata.
CITAZIONE
una cosa che ho sempre apprezzato nel classici animati della casa del Topo,è stato il riconoscere il labiale dei protagonisti,che era esattamente corrispondente a ciò che dicevano in inglese
CITAZIONE
Già, davvero sbalorditivo. In "Alice nel Paese delle Meraviglie", quando la sorella di Alice legge "conti di Mercia e di Northumbria" si vede chiaramente che mette bocca e lingua a pronunciare il TH e io ne rimango ogni volta affascinato
Fantastico,vero? Da linguista non posso che rimanere esterrefatta nel notare questi apparentemente piccoli particolari,ma che invece danno la riprova di quanto l'animazione Disney curi i più piccoli dettagli. E la cosa che mi lascia basita è che avviene tanto nei film più vecchi quanto in quelli più recenti,e gli animatori devono aver fatto una faticaccia immane a riprodurre alla perfezione i movimenti delle labbra dei personaggi!
Comunque grazie mille per le tante informazioni Prof,sei proprio una Bibbia Disney
!