Ratatouille

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view post Posted on 30/9/2009, 20:58
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ALCUNI VIDEO MOSTRATI IN QUESTA SCHEDA POTREBBERO RISULTARE NON PIÙ DISPONIBILI PERCHÉ RIMOSSI DA YOUTUBE. TENTEREMO DI AGGIORNARE LA SCHEDA CON VIDEO CHE FUNZIONINO; PER IL MOMENTO CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO.


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Titolo Italiano: "Ratatouille"
Titolo Originale: "Ratatouille"

Regia: Brad Bird, Jan Pinkava
Soggetto: Brad Bird, Jan Pinkava, Jim Capobianco, Emily Cook, Kathy Greenberg
Sceneggiatura : Brad Bird
Anno di Produzione: 2007
Durata: 110 minuti
FILM VINCITORE DI 1 OSCAR PER: miglior film d'animazione.

Cortometraggio:
Dal film è stato ricavato un cortometraggio intitolato Il tuo amico topo.
Lo si può trovare tra i contenuti extra del DVD del film ;)

Altri riconoscimenti:

Nastri d'Argento della SNGCI
(Nastri d'Argento della SNGCI 2008) :Nomination Miglior film extraeuropeo

National Board of Review of Motion Pictures Awards
(National Board of Review of Motion Pictures Awards 2007): Vincitore Miglior film d'animazione

PGA Awards (PGA Awards 2008): Vincitore Miglior Film d'Animazione

Saturn Awards for Science Fiction, Fantasy and Horror Films (Saturn Awards for Science Fiction, Fantasy and Horror Films 2008)
Vincitore Miglior sceneggiatore - Brad Bird
Vincitore Miglior film d'animazione

(People's Choice Award): Nomination Miglior film per famiglie

The Los Angeles Film Critics Association Awards (The Los Angeles Film Critics Association Awards 2007): Vincitore Miglior film d'animazione - Brad Bird

American Film Institute Awards (American Film Institute Awards 2007) : Vincitore I dieci film dell'anno

Satellite Awards (Satellite Awards 2007) : Vincitore Miglior film d'animazione o a tecnica mista
Nomination Migliore colonna sonora - Michael Giacchino

Musiche: Michael Giacchino

Canzoni:

Il 26 giugno 2007 (il 12 ottobre in Italia) è stata pubblicata la colonna sonora del film intitolata Ratatouille, composta da Michael Giacchino e prodotta dalla Walt Disney.
Ai Premi Oscar 2008 è stata candidata per il premio di migliore colonna sonora.

01. Le Festin
02. Welcome to Gusteau's
03. This Is Me
04. Granny Get Your Gun
05. 100 Rat Dash
06. Wall Rat
07. Cast of Cooks
08. Real Gourmet Kitchen
09. Souped Up
10. Is It Soup Yet?
11. New Deal
12. Remy Drives a Linguini
13. Colette Shows Him le Ropes
14. Special Order
15. Kiss & Vinegar
16. Losing Control
17. Heist to See You
18. Paper Chase
19. Remy's Revenge
20. Abandoning Ship
21. Dinner Rush
22. Anyone Can Cook
23. End Creditouilles
24. Ratatouille Main Theme

Nota sulla colonna sonora (da MyMovies.it)
Dopo aver messo il suo talento al servizio de Gli incredibili, Michael Giacchino torna ad affiancare il regista Brad Bird nella realizzazione della colonna sonora di Ratatouille. L'ambientazione francese del film d'animazione della Pixar è sottolineata anche dai brani creati per l'occasione. L'album si apre con una graziosissima canzone - intonata dalla cantautrice parigina Camille - sulle difficoltà della vita e sul desiderio di cambiamento. Le sonorità scelte per raccontare l'avventura di Remi - un topolino francese che sogna di fare lo chef - sembrano essere pescate a piene mani nell'era dei cartoni animati degli anni '40, '50 e '60. La Hollywood Studio Symphony, travestita da big band orchestra, dà all'intero lavoro un respiro classico, tinto di jazz, seguendo fedelmente la trama del film e regalando ora leggerezza, ora commozione, ora divertimento. Le influenze del compositore francese Georges Delerue, del musicista jazz Claude Bolling e di Carl Stalling (noto per aver musicato numerosi corti della Looney Tunes) si intrecciano lungo il percorso sonoro capace di catturare tutta la joie de vivre della Parigi descritta nel film. Realizzato totalmente in analogico, lo score di Ratatouille offre sulla lunga distanza suoni, sapori e colori di un'epoca lontana piena di fascino e romanticismo.

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Doppiatori Originali :

REMY : Patton Oswalt
SKINNER : Ian Holm
ALFREDO LINGUINI : Lou Romano
DJANGO : Brian Dennehy
EMILE : Peter Sohn
ANTON EGO : Peter O'Toole
AUGUSTE GUSTEAU : Brad Garrett
COLETTE TATOU :Janeane Garofalo
HORST : Will Arnett
LALO : Julius Callahan
FRANCOIS : Julius Callahan
LAROUSSE : James Remar
MUSTAFA : John Ratzenberger
AVV. TALON LABARTHE : Teddy Newton
POMPIDOU : Tony Fucile
GIT : Jake Steinfeld
AMBRISTER MINION : Brad Bird

Doppiatori Italiani :

REMY : NANNI BALDINI
SKINNER : RICCARDO PERONI
ALFREDO LINGUINI : MASSIMILIANO ALTO
DJANGO : DARIO PENNE
EMILE : EDOARDO STOPPACCIARO
ANTON EGO : PIETRO BIONDI
AUGUSTE GUSTEAU : ALESSANDRO ROSSI
COLETTE TATOU : DOMITILLA D'AMICO
HORST : PAOLO MARCHESE
LALO : GIANFRANCO MIRANDA
FRANCOIS : MASSIMO DE AMBROSIS
LAROUSSE : MARCO METE
MUSTAFA : RENATO CECCHETTO
AVV. TALON LABARTHE : AMBROGIO COLOMBO
POMPIDOU : FABRIZIO RUSSOTTO
GIT : MAURO MAGLIOZZI
AMBRISTER MINION : MANFREDI ALIQUO'
LESSARD : GUALTIERO MARCHESI
VOCE NARRANTE : PINO INSEGNO

Voci Aggiunte: MASSIMO ARESU, GIGI SCRIBANI, FRANCESCO SECHI, MONICA MIGLIORI, MICAELA INCITTI, VERONICA CANNIZZARO, GABRIELE MARTINI, ALESSANDRA CHIARI, MICHELE D'ANCA, ACHILLE D'ANIELLO, DANIELA D'ANGELO, ALESSANDRO BALLICO, ALESSIA NENCINI, IVAN ANDREANI, MASSIMILIANO PLINIO, DANIELA DI GIUSTO, ELENA LIBERATI, CHIARA BOCCOMINI, FEDERICO DI POFI, GOFFREDO MATASSI, MARCO DI STEFANO, GABRIELE TRENTALANCE, GILBERTA CRISPINO, EMANUELA PERICU, GIANNI MARITATI
Nota: Inizialmente come voce italiana di Colette era stata scelta Asia Argento, e come voce di Gusteau era stato scelto Renato Mori



Personaggi Principali :

REMY : ratto di campagna con un olfatto super sviluppato e un gusto molto raffinato che sogna di diventare uno chef;
SKINNER : chef de cuisine (o chef di cucina) del ristorante Gusteau's dopo la morte di August Gusteau; bieco e senza la minima passione per la buona cucina, si interessa solo dei prodotti precotti a marchio Gusteau che gli procurano dei consistenti introiti;
ALFREDO LINGUINI : Plongeur, addetto al lavaggio delle pentole e degli utensili, è un ragazzo maldestro che viene assunto come sguattero nel ristorante di Gusteau's e poi si scoprirà che... :shifty:
DJANGO: Capo della colonia di Ratti e padre di Rémy. E' un tipo che non si sorprende mai di nulla!!! :D
EMILE: Fratello di Rémy. Basta poco per sorprenderlo!! :woot:
ANTON EGO: il più noto critico gastronomico francese, può determinare con le sue recensioni il successo o il declino di un ristorante.
AUGUSTE GUSTEAU : giovane chef de cuisine che grazie alle sue grandi doti culinarie ha scalato in breve tempo le classifiche dei cuochi più famosi. E' lo chef più giovane ad aver ricevuto le 5 stelle e ha pubblicato un libro famosissimo dal titolo “Chiunque può cucinare”.
COLETTE TATOU : Commis, è agli ordini dei relativi chef di partita. Unica donna nella cucina del ristorante Gusteau.

Personaggi Secondari :

HORST: Sous-chef, detto anche chef in seconda, aiuta lo chef nello svolgimento delle sue funzioni e lo sostituisce in caso di assenza. (E' stato in carcere!! Per cosa, nessuno lo sa con certezza! Cambia versione ogni volta che glielo chiedi...)
LALO: Chef saucier (o salsiere); la sua attività consiste nella preparazione delle salse di ogni tipo. (E' scappato da casa a 12 anni e si è unito ad un circo come acrobata. Pare sia stato licenziato per essersi dato da fare con la figlia del direttore!!! :shifty: )
POMPIDOU: Chef pàtissier; si occupa della preparazione della piccola pasticceria e della pasticceria vera e propria.
Spesso supportato dallo chef glacier, l'addetto alla preparazione dei gelati, dei sorbetti e semifreddi, e dallo chef confiseur, addetto alla preparazione di decorazioni e preparati a base di zucchero e cioccolato. (Non giocare mai a carte con Pompidou, è stato bandito da Las Vegas e Montecarlo!!!)
FRANCOIS: Commis: agli ordini dei relativi chef di partita, si occupa di preparare la "mise en place";
MUSTAFA : Maitre ; è il responsabile di tutta la sala, imposta e dirige il servizio prende le ordinazioni e mantiene continuamente il rapporto con i clienti accertandosi che tutto stia procedendo per il meglio;
AVV. TALON LABARTHE : avvocato dello chef Skinner, si incaricherà di fare il famoso test del DNA che rivelerà che...
GIT: amico di Emile, è un ratto forzuto e muscoloso che aiuterà Django a liberare Rémy;
AMBRISTER MINION : assistente di Anton Ego;
LESSARD : l'ispettore sanitario, è doppiato in italiano da Gualtiero Marchesi, il grande chef italiano;

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Trama con finale sotto spoiler ;) :
Rémy è un ratto di campagna che vive, insieme alla sua colonia, poco lontano da Parigi, in una casa abitata da una anziana signora. Rémy è diverso da tutti gli altri ratti, perché è dotato di un olfatto finissimo e di un gusto molto raffinato, che gli impediscono di cibarsi della spazzatura come tutti i suoi simili. Django, capo della colonia e padre di Rèmy, trova inutile questa peculiarità del figlio fin quando, dopo che Rémy ha fiutato del cibo avvelenato e avvertito la colonia, Django decide di impiegarlo come “fiutaveleno”. Il nostro topolino è affascinato dal mondo degli umani, in particolare dalla cucina e dalle creazioni gastronomiche e il suo idolo è il famoso ed eccentrico chef francese Auguste Gusteau, proprietario di un rinomato ristorante parigino. Il motto di Gusteau è che “chiunque può cucinare” e, ispirato dalle parole dello chef, anche Rémy sogna di poter sperimentare un giorno nuove e gustosissime ricette. Purtroppo il ristorante di Gusteau cade in disgrazia dopo una recensione negativa da parte dell'altero e raffinato critico gastronomico Anton Ego , che ne provoca così la perdita di una stella e la conseguente morte del famoso chef. Rémy, che si è attardato in cucina per ascoltare la notizia della scomparsa di Gusteau alla tv, viene scoperto dall'anziana signora proprietaria della casa e a causa della sbadataggine di suo fratello Emile, la vecchietta scopre la colonia e costringe a fucilare i topi a fuggire su barche di fortuna lungo la Senna.
Nella confusione Rémy rimane indietro per salvare il libro del suo mèntore e si perde nelle fogne di Parigi. Il fantasma di Gusteau, che prende simpaticamente vita dal libro, sprona Rémy a non lasciarsi andare allo sconforto e alla solitudine e lo conduce proprio all'interno del suo ristorante, attualmente gestito da un nuovo chef, il bieco affarista Skinner. Mentre Rémy osserva i cuochi al lavoro, arriva un giovane dinoccolato e simpatico, Alfredo Linguini, in cerca di un impiego e con una lettera nella quale la madre Renata, una vecchia fiamma di Gusteau, lo raccomanda al nuovo chef Skinner.. Assunto come sguattero, Linguini si dimostra subito maldestro, e mentre pulisce il pavimento, fa cadere la pentola della zuppa. Nel panico e per non essere licenziato, Linguini riempie la pentola d'acqua e aggiunge a casaccio spezie e verdure, ottenendo un intruglio immangiabile. Rémy, che ha assistito a tutta la scena, cade inavvertitamente nella cucina e mentre sta tentando di scappare fuori da una finestra aperta, passa di fianco alla pentola.
Incoraggiato dal fantasma di Gusteau, modifica la zuppa aggiungendo sapientemente altri ingredienti. Nell'estasi del cucinare, Rémy non si accorge che Linguini lo ha scoperto e lo blocca sotto uno scolapasta impedendogli la fuga. Nello stesso momento Skinner sorprende il plongeur con il mestolo in mano e comprende che lo sguattero ha osato apportare modifiche alla zuppa. Sta per licenzialo in tronco, quando la zuppa viene servita in sala. Non a un cliente qualunque, ma alla critica gastronomica Soren Le Claire, che ne è tanto entusiasta da recensire il ristorante in modo molto positivo. Skinner contrariato, vorrebbe ancora licenziare Linguini ma Colette Tatou, unica donna cuoco del ristorante, difende l'operato di Linguini e, ricordando il motto di Gusteau, costringe Skinner ad assumere il ragazzo come cuoco.
Rémy, che ha ascoltato da sotto lo scolapasta, riesce a liberarsi e ne approfitta per fuggire ma viene scoperto, catturato e chiuso in un barattolo. A Linguini viene affidato il compito di portarlo sulla Senna per annegarlo. Il ragazzo si accorge che il ratto comprende il linguaggio umano e che è stato lui a modificare la zuppa creando quella meravigliosa ricetta. Rèmy e Linguini raggiungono un accordo e decidono di collaborare. Rémy, nascosto sotto la toque, guida Linguini come fosse una marionetta, e realizza il suo sogno di poter cucinare ed esprimere il suo grande talento gastronomico, mentre Linguini risolleva le sorti del ristorante e si guadagna il prestigio e il rispetto tra gli altri cuochi, soprattutto con Colette.
Skinner, sempre più geloso del successo di Linguini, scopre grazie al test del DNA, che Linguini è il figlio illegittimo di Auguste Gusteau. Lo chef capisce che se lo sguattero ne venisse a conoscenza, diventerebbe il padrone del ristorante e lui perderebbe tutti i suoi privilegi, quindi cerca di correre ai ripari nascondendo i documenti. Rémy, per un caso fortuito, scopre e porta via la lettera del testamento, per cui Linguini riesce a prendere possesso del locale del padre ed a salire alla massima carica di chef.
La delizia dei piatti preparati con l'abilità di Rémy fanno riacquistare una stella al locale. Anton Ego, incredulo alla notizia che un ristorante che lui stesso ha spinto sull'orlo del fallimento possa essersi risollevato, decide di conoscere questo nuovo chef e recensire ancora una volta il Gusteau's. Nel frattempo, Rémy ha ritrovato la sua colonia ed è combattuto tra l'amore per la sua famiglia e le aspettative di suo padre, e la sua passione per la cucina. Dopo una lite con Linguini, il piccolo chef viene catturato da Skinner che vorrebbe costringerlo a preparare nuove ricette di piatti precotti per arricchirlo. Liberato dal padre Django e dopo aver compreso che, a dispetto della sua natura, lui è un cuoco, Rèmy arriva appena in tempo al ristorante per aiutare il suo amico Linguini a preparare il piatto per Ego. Rivelata la verità agli altri cuochi,tutti decidono di abbandonare la cucina.
Tutto è perduto: Anton Ego è in sala che aspetta insieme agli altri clienti e la cucina è deserta. E' dunque la fine??
SPOILER (click to view)
Fortunatamente la colonia non abbandona mai i suoi componenti e, divisi in squadre e sotto l'attento controllo di Rémy, tutti i topi si danno da fare per preparare piatti deliziosi. Anche Colette, che aveva inizialmente abbandonato Linguini, torna al ristorante per dare il suo aiuto. Rémy decide di stupire Ego con una ricetta semplicissima, la ratatouille, piatto originariamente povero che fa tornare alla mente del critico i ricordi della sua infanzia e la sua mamma che la preparava con tanto amore. La cucina di Rémy riesce a conquistare Ego, che vuole a tutti i costi conoscere lo chef. Linguini e Colette decidono di dirgli la verità, presentando il topo-chef al critico gastronomico. Dapprima incredulo, Ego vede con i suoi occhi il topolino ai fornelli e, al termine delle spiegazioni, si allontana pensieroso. La notte che segue, piena di riflessioni per tutti i protagonisti, porta una recensione lusinghiera (e spettacolare!!!) da parte di Ego sul locale. Skinner, però, denuncia all'autorità sanitaria la presenza di topi in cucina e fa chiudere il ristorante.
Linguini, Colette e Rémy , grazie agli investimenti di Ego, aprono un nuovo locale, La Ratatouille, un piccolo bistrot molto frequentato dagli umani ma anche dalla colonia di topi che, in soffitta, può mangiare in un “ristorantino” creato apposta per loro.


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Recensione:

Ratatouille è, come indica il titolo stesso, un film che mescola ingredienti semplici di prima qualità, come personaggi riuscitissimi, una colonna sonora incantevole, umorismo, sentimento, ad una storia di grande spessore, il tutto condito con paesaggi meravigliosi e una cura grafica grandiosa.
Come per le ricette dei prestigiosi ristoranti di alta cucina, ogni ingrediente è dosato e proporzionato in modo impeccabile, e il risultato non può che essere un vero capolavoro di animazione.
L'unione tra la Disney e la Pixar già in passato ci ha già regalato dei veri gioielli e Ratatouille non fa eccezione.
Dopo aver esplorato la Barriera Corallina e gli abissi dell'Oceano insieme ad un apprensivo pesce pagliaccio e la sua smemorata amica, dopo aver sorpreso mostri spaventosamente buoni nell'interno buio di un armadio e dopo aver amato il meraviglioso micromondo degli insetti, ora la Pixar ci propone un nuovo, incredibile eroe: un RATTO!!!
La Pixar ci aveva già abbondantemente abituato alla sua “ottica alternativa” nel vedere le favole ma in Ratatouille raggiunge la vetta della genialità.
Rémy è un topo, ma non un qualunque topolino Rémy è una pantegana, uno di quei topi di campagna che ci fanno repulsione al solo pensiero, con il loro pelo grigio e la coda spessa e rosa. Il binomio perfetto che balza subito in mente è ratto/spazzatura, ma la creatività e il talento della Pixar si manifestano nel' accostare a questo orrido ratto la cosa a lui più lontana e inimmaginabile: la cucina. Infatti Rèmy, a dispetto della sua natura, ha un punto di vista tutto umano, ha ambizioni, sogni, e una passione tanto curiosa quanto irrealizzabile. Lui ama cucinare, ama sperimentare, e ama il mondo umano che crea quelle cose meravigliose con il cibo. E' un topo che cammina su due zampe e ha un olfatto iper sviluppato, che se è vero che è tecnicamente perfetto e realistico nella rappresentazione grafica, è vero anche che ha un'espressività straordinaria come fosse disegnato ed animato in 2D.
Gli occhi sono grandi ed espressivi e comunicano le emozioni e i sentimenti del nostro piccolo chef in modo palese, anche senza l'uso delle parole (come quando è rinchiuso nel barattolo e Linguini sta per gettarlo nella Senna).
Attraverso un ragazzo maldestro e goffo, che fa un'immensa tenerezza con i suoi buffi modi di fare, Rémy può finalmente realizzare il suo sogno: diventare un cuoco.
Nel duro viaggio per raggiungere la consapevolezza di essere davvero uno chef, Rémy si sentirà escluso dai due mondi a cui appartiene, quello della sua famiglia, di cui fa parte per natura, e quello di Linguini, a cui appartiene per amore. Solo l'equilibrio tra queste due parti che convivono in lui e con l'appoggio di entrambe troverà finalmente il posto più adatto nel mondo.
Ma il film non è solo uno sprono a seguire(giustamente) i propri sogni e a credere che chiunque può riuscire a realizzarli, ma è molto, molto di più... Si parla anche dell'importanza della famiglia, della difficoltà delle donne di riuscire ad entrare e farsi largo in un mondo prevalentemente maschile come è quello dell'alta cucina , l’importanza di apprezzare ciò che ci circonda, indipendentemente dalla sua provenienza. In più ci fa entrare nelle cucine di un grande ristorante per scoprire le gerarchie, i metodi di preparazione dei cibi, l'organizzazione del lavoro e la grande passione che c'è dietro ogni piatto.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di focalizzare al meglio queste “sottotrame” presenti nel film;

La Famiglia: Come tutti i topi anche Rémy ha una famiglia numerosissima e suo padre, Django, è un ratto tradizionalista che sa bene qual è il suo posto e quello della colonia all'interno del mondo.
Non comprende questa insana passione di Rémy e nel tentativo di proteggerlo da questi umani che avvelenano, sparano e disseminano il terreno con trappole per topi, tenta più volte di riportarlo alla realtà. Anche in Nemo abbiamo visto un rapporto conflittuale tra padre e figlio e seppure non sia il nodo centrale della storia, il tentativo di Django di tenere Rémy lontano dagli umani ricorda un pò Marlin che vuole tenere Nemo lontano dai guai. Django cerca di proteggere Rémy da un mondo che li odia ma quando si accorgerà che la passione di suo figlio per la cucina è più forte persino della natura, non esiterà ad aiutarlo nel realizzare il suo sogno. (la famiglia non abbandona mai i suoi componenti)

Le donne e il lavoro: Colette è l'unica donna presente nella cucina di Gusteau. Quando Linguini viene affidato alla custodia di Colette dallo chef Skinner, questa spiega chiaramente al ragazzo che è l'unica donna presente perché è “lo chef più tosto”. La ragazza sottolinea la grande forza e determinazione che servono per arrivare a farsi largo in un ambiente competitivo e maschilista come quello degli chef e per poter accedere ad un ambiente lavorativo quasi esclusivamente maschile come quello della cucina d'élite. Colette è una ragazza che ha davvero poco di femminile. Il suo temperamento, la sua passione per le moto, i suoi modi bruschi rappresentano la grande forza che la anima e sono l'opposto del nostro buon Linguini, sbadato, pasticcione e tenerissimo.

Sarà proprio Colette a spiegare a Linguini e allo spettatore il funzionamento di una cucina di un grande ristorante. I trucchi, le accortezze, il modo di comportarsi degli chef e degli aiutanti dimostrano la grande cura e attenzione che gli sceneggiatori ed animatori hanno impiegato nello studio dei dietro le quinte. Ogni piatto, ogni spezia, ogni aggiunta sono il frutto di uno studio durato mesi, durante i quali una troupe ha filmato e annotato centinaia di piatti per poi riproporli all'interno del film nella maniera più veritiera possibile.

Una grande cura dei dettagli, quindi, che possiamo vedere anche negli scenari da favola di una Parigi senza tempo. La città francese è rappresentata nei suoi due volti: il moderno e il classico.
La moderna capitale con il traffico, le auto, i cibi precotti, e la Parigi romantica, con le sue luci soffuse, i battelli sulla Senna, l'atmosfera, i bistrot, le chansons d'amour e l'alta cucina. Parigi, con i suoi sogni e le sue speranze.
Ratatouille è dunque, il film degli opposti: ratti e cucina, moderno e classico, natura e contronatura, amore e passione, futuro e passato, e in questa formula c'è tutta la magia e la straordinaria genialità del film.
Opposte sono anche le canzoni che animano il film. Ne abbiamo un esempio quando Rémy cade inavvertitamente nella cucina di Gusteau. Possiamo notare il ritmo incalzante che c'è tra i fornelli, con i cuochi intenti a spadellare, sfumare e mescolare, contrapposto alla musica soft che ascoltano i commensali nella sala ristorante. Il ritmo crescente che accompagna Rémy nel suo viaggio rocambolesco attraverso le fogne, tra schizzi e bolle, e il superbo suono degli archi e dei violini mentre, attraverso l'intercapedine dei muri, il nostro piccolo chef passa di appartamento in appartamento (e qui approfittiamo per sbirciare nelle vite dei parigini, tra party, pittori, scenate di gelosia, ammiccanti ombre di donna intente a darsi il rossetto...) fino al tetto e lì, in uno scintillio di luci, la merveilleux, superbe, divin, magnifique Paris, in uno scenario da mozzare il fiato per quanto è bello!!! :wub:
A questa antitesi non si sottraggono neanche gli antagonisti, rappresentati visivamente in maniera eccelsa e caratterizzati perfettamente. Il piccolo e subdolo Skinner, insensibile all'amore per la buona cucina e votato alla più rapida e moderna cultura del fast food, priva di anima e di creatività, e il freddo e altero Ego, sublime nella sua intoccabilità, che capitola di fronte al ricordo di una caduta in bici e di un piatto di semplici verdure stufate preparato con amore da sua madre.
Eccelsa la critica finale di Ego che, sotto, riporterò per intero e qui cito solo in parte: Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori!
Temo che troppo spesso si facciano paragoni tra ieri e oggi, tra Disney classica e Pixar, ma io credo che una cosa non escluda l'altra. Rimanere affascinati da Ratatouille non può che essere un merito ai film di animazione che continuano ad emozionare ed incantare, proprio come si era proposto di fare lo zio Walt (anche lui, in fondo, ha iniziato con un topo :) )
Se la Pixar è maestra nel creare personaggi e paesaggi incantevoli, questo non può che arricchire il settore.
Se la storia si presenta "pulita" e senza quella comicità volgare presente in moltissimi film recenti, restando gradevole e fruibile, credo che sia un ottimo traguardo e un grandissimo merito ;)

Forse, l'unica nota “stonata” all'interno del film è all'inizio, dove i registi hanno calcato molto la mano nella rappresentazione della vecchietta. L'accanimento e la ferocia con cui insegue, spara, mira e ancora spara verso la colonia di topi fa quasi paura. Va bene spiegare l'avversione che gli uomini (e le vecchiette!!) nutrono per i ratti, ma qui forse si è un po' esagerato. Ma anche in lei c'è la “tensione degli opposti”: vestita di rosa, minuta, con una graziosa casetta piena di merletti e tendine di pizzo, amante della buona cucina (ha un contenitore con lo zafferano dell'Aquila!!), si rivelerà il personaggio più odioso di tutta la storia. <_<

Ma per tutto il resto è arte, è magia... Dalla rappresentazione dell'acqua ( nelle fognature, nelle pozzanghere, nella pioggia, nella fontana di fronte al Gusteau's, nella Senna) ai mattoncini dei marciapiedi, dalle foglie giallo oro degli alberi in autunno agli idranti rossi per strada, dal cielo stellato dietro la Tour Eiffel alla luce tremula dei lumini sui tavoli del ristorante per i topolini,al fumo dei camini dietro l'insegna del Bistrot nell'ultima inquadratura... un sogno!!! :wub:

In ultimo un consiglio: lasciatevi affascinare da Ratatouille, lasciatevi conquistare dalla storia, dal sentimento, dai protagonisti, dalle spettacolari vedute di Parigi, perché, come dice Anton Ego:Prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale.

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CITAZIONI :

Gusteau: "Chiunque può cucinare"

Linguini: "Lei e` magro per esser uno che ama la gastronomia"
Ego: "Non amo la gastronomia.. Io la venero. E se non la venero io non la celebro"

Gusteau: "Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare"

Gusteau: L'alta cucina non è una cosa per i pavidi: bisogna avere immaginazione, essere temerari, tentare anche l'impossibile e non permettere a nessuno di porvi dei limiti solo perché siete quello che siete, il vostro unico limite sia il vostro cuore. Quello che dico sempre è vero: chiunque può cucinare, ma solo gli intrepidi possono diventare dei grandi.

Django: Dove stai andando?
Rémy: Con un po' di fortuna, avanti.

L'articolo di Anton Ego :
Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori! Ieri sera mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, un pasto straordinario di provenienza assolutamente imprevedibile. Affermare che sia la cucina, sia il suo artefice abbiano messo in crisi le mie convinzioni sull'alta cucina, è a dir poco riduttivo: hanno scosso le fondamenta stesse del mio essere! In passato non ho fatto mistero del mio sdegno per il famoso motto dello chef Gusteau "Chiunque può cucinare!", ma ora, soltanto ora, comprendo appieno ciò che egli intendesse dire: non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque. È difficile immaginare origini più umili di quelle del genio che ora guida il ristorante Gusteau's e che secondo l'opinione di chi scrive, è niente di meno che il miglior chef di tutta la Francia! Tornerò presto al ristorante Gusteau's, di cui non sarò mai sazio. :wub:

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Curiosità sul film:

- Colette è il cuoco più tenace e anche l'unica donna presente nella cucina di Gusteau's. Colette guida una motocicletta "Calahan", che prende il nome da Sharon Calahan, la direttrice della fotografia di RATATOUILLE.
- Durante il processo di ideazione del personaggio, uno scultore ha creato nove statuine di argilla di Remy, il protagonista del film. Sei di queste statuine erano dei tentativi differenti di raffigurazione, mentre le altre tre rappresentavano delle variazioni dell'ultima creazione.
- Anton Ego, il più potente critico gastronomico di Parigi, può creare la reputazione di un ristorante o distruggerla con una sola recensione.
- L'ufficio di Ego è a forma di bara.
- Per risparmiare tempo, gli artisti della Pixar hanno omesso un dettaglio, perché nessuno dei personaggi umani possiede le dita dei piedi.
- I realizzatori hanno creato più di 270 cibi diversi al computer. Ognuno di essi è stato progettato e preparato in una vera cucina, per poi essere fotografato e usato come riferimento. Infine, è stato mangiato.
- Quando hanno svolto le loro ricerche a Parigi, i realizzatori hanno scattato più di 4.500 fotografie da utilizzare come riferimento.
- Al momento di registrare le sue battute per una scena in cui Remy abbraccia suo padre Django, Patton Oswalt (la voce americana di Remy) ha veramente abbracciato il regista Brad Bird per ottenere un suono realistico.
- Per approfondire la loro conoscenza culinaria, il regista Brad Bird e il produttore Brad Lewis hanno entrambi passato diverse ore a frequentare i corsi di cucina al ristorante di Thomas Keller ‘French Laundry' nella Napa Valley, oltre ad aver visitato numerosi ristoranti rinomati di Parigi. Brad Lewis ha anche completato uno stage di due giorni nella cucina del French Laundry, lavorando con Keller e la sua squadra.
- Il personaggio di Skinner, il cuoco responsabile del ristorante di Gusteau's, è alto poco più di un metro e soffre del complesso di Napoleone.
- Sir Ian Holm, che nella versione originale ha prestato la voce a Skinner, è circa sessanta centimetri più alto del personaggio e ha interpretato Napoleone Bonaparte tre volte nella sua prestigiosa carriera.

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Curiosità sulla realizzazione del film da FILMUP:COM
LA SFIDA DI RATATOUILLE: CREARE DEI TOPI ADORABILI MA CREDIBILI
Con così tanti personaggi e situazioni originali, RATATOUILLE invitava costantemente i realizzatori a spingere la tecnologia verso nuovi limiti. Come nota Michael Fong, supervisione direzione tecnica, "c'erano tante sfide tecniche da affrontare in questo film, a cominciare da molti personaggi pelosissimi, così come degli umani molto complessi, delle scene acquatiche decisamente intense nelle rapide e la questione di ricreare l'amatissima città di Parigi. Durante il nostro percorso, abbiamo cambiato decisamente il modo con cui realizziamo le sfumature dei modelli 3D, il modo di illuminare le scene e di realizzare i vestiti. Abbiamo preso la tecnologia dei nostri film precedenti e abbiamo trovato un modo per migliorarla. E tutto questo offre un contributo importante ad una visione veramente differente e originale a cui il pubblico potrà assistere, senza trascurare il divertimento provocato dalla storia di RATATOUILLE". Le sfide sono iniziate dal fatto di animare una specie mai affrontata prima. Gli animatori della Pixar hanno creato ogni sorta di cose, dai giocattoli agli insetti, dai pesci ai mostri, ma anche per loro i topi erano una razza inesplorata, se non addirittura proibita. Spesso utilizzati come stereotipo dei cattivi nei cartoni, i topi non sono stati sempre trattati bene nel mondo dell'animazione. Ma per RATATOUILLE, i realizzatori hanno deciso di osservare questi nuovi amici pelosi da un punto di vista originale, rivalutando alcune delle loro caratteristiche e delle loro doti più notevoli, e analizzando ogni aspetto della loro interazione con il mondo, dal movimento delle loro code alle contrazioni dei baffi, per arrivare alle incredibili forme che possono assumere e che permettono di mostrare la loro gioia ed espressività.

Visto che il modo migliore per conoscere i topi è passare del tempo con loro, gli uffici della Pixar sono stati abbelliti da alcuni curiosi animaletti in gabbia. Sebbene qualcuno abbia avuto bisogno di un po' di tempo per abituarsi, molti realizzatori si sono affezionati rapidamente a questi roditori, che hanno anche fornito una grande ispirazione per le loro idee. Come spiega il supervisore dei personaggi, Brian Green, "all'inizio abbiamo passato molto tempo semplicemente osservando e iniziando a conoscere i topi, per poi incorporare il loro comportamento nei modelli 3D, in modo che, alla fine, gli animatori fossero in grado di fornire delle interpretazioni decisamente avvincenti. Vivendo con i topi, hai veramente modo di vedere tutte le loro piccole abitudini. Sono veramente degli animali socievoli. Giocano con te e si rannicchiano anche sulla tua mano". Il supervisore all'animazione Dylan Brown prosegue il racconto: "Vogliamo rispettare la vera natura degli animali che diventano i personaggi dei nostri film, per poi costruire delle parodie e delle personalità utilizzando questi elementi. Con RATATOUILLE, la sfida era quella di trovare dei sistemi per rendere questi piccoletti e il loro mondo molto affascinante, così come eravamo riusciti a fare con i pesci, che non venivano certo considerati molto carini, in 'Alla ricerca di Nemo' ".

Osservare questi nuovi animaletti domestici impegnati nelle loro vite quotidiane ha anche fornito a Green e alla sua squadra tante idee divertenti e ha aperto nuovi territori da esplorare. "Una delle cose veramente importanti per il film è che abbiamo iniziato a capire quanto sono soffici i topi. Possono fare ogni genere di cose incredibili con il loro corpo, come passare attraverso dei buchi piccolissimi, che sembrano impossibili da attraversare, o raggomitolarsi dando vita a una pallina minuscola, grazie al fatto che le loro gabbie toraciche sono così ridotte e flessibili. Sapevamo che questa caratteristica avrebbe fornito molto materiale divertente nel corso della storia. Ma all'inizio, dovevamo creare una tecnologia speciale per ricreare questo aspetto e cercare di coglierlo in maniera realistica", spiega Green.

Michael Fong, supervisione direzione tecnica, prosegue il discorso: "Ci sono molte sfide nel rendere soffice un topo, perché questo comporta un processo decisamente lungo e laborioso in cui gli animatori e i tecnici addetti alle articolazioni (ossia le persone che costruiscono veramente lo scheletro all'interno dei personaggi), provano dei modelli 3D per mesi per capire come creare ogni genere di postura inserendo tutta la pelle, i peli e le ossa in modo che si muovano in maniera realistica ed espressiva". Una volta che i realizzatori avevano sviluppato una comprensione maggiore di come i topi si muovano in situazioni di vita reale, le loro indagini si sono rapidamente spostate su concetti più fantasiosi. Per esempio, in che modo un topo come Remy terrebbe un cucchiaio o un tegame? "Dovevamo dare ai personaggi dei topi l'abilità di interagire a livello umano e di cucinare veramente con dei cuochi reali. C'erano molte sfide che si presentavano in questa situazione, in particolare per gestire le proporzioni", sostiene Green. "La differenza nelle proporzioni è evidente anche nelle piccole cose, come il battito del cuore. Quando Remy corre, si può vedere che il suo cuore batte molto rapidamente, mentre Skinner respira ad un ritmo completamente diverso. Cercare di cogliere queste differenze permette alla storia di risultare un incontro credibile tra due mondi".

Anche se i topi di RATATOUILLE mostrano un realismo avvincente, addirittura umano, fanno comunque parte di una fiaba, cosa molto evidente nelle scene in cui Remy controlla Linguini come se fosse un burattinaio. Per i realizzatori, l'intero successo del film dipendeva dal fatto di riuscire a rendere credibile al pubblico questo concetto fantastico e divertente. "Gli animatori hanno lavorato per far sì che ogni piccola tirata ai capelli di Linguini creasse un movimento nella sua mano", sostiene Brad Lewis. "È veramente divertente. Il film contiene molto umorismo fisico della scuola classica di Buster Keaton, che ti fa ridere a crepapelle senza che venga pronunciata neanche una parola".

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E per finire: La Ricetta della Ratatouille :D

La ratatouille è una tipica preparazione francese, per la precisione di Nizza, composta da verdure.
La particolarità di questa preparazione è che le verdure vengono cotte separatamente e poi unite alla fine in modo da rispettare i tempi di cottura di ognuna di esse.
Ingredienti per 4 persone:
- 1 melanzana
- 2 zucchine medie
- 1 peperone
- 1 cipolla bianca
- 2 spicchi d'aglio
- 500 gr di pomodori freschi
- rosmarino, origano + sale
- timo, basilico,prezzemolo
- 4 cucchiai d'olio d'oliva extravergine
Preparazione.
Lavate e mondate tutte le verdure; tagliate in 4, per il lungo, la melanzana e le zucchine (o in dischetti), togliete l’eccesso di parte bianca interna ad esse e tagliate le strisce ottenute in pezzetti dello spessore di almeno 2 cm; aprite in due i peperoni, togliete i filamenti bianchi e i semi e tagliateli in strisce; pelate le cipolle, tagliatele in quattro e affettatele
Tuffate i pomodori per qualche secondo in acqua bollente, poi pelateli e tagliateli a pezzi liberandoli dai semi.
Mettete a scaldare 3 cucchiai di olio in un tegame e buttateci dentro le cipolle ad appassire a fuoco basso, quindi aggiungete i peperoni e fateli appassire anch’essi a fuoco basso, aggiungendo quando serve, un poco di acqua calda.
Quando saranno teneri unite i pomodori, il timo, l’alloro e l'aglio tritato, salate, pepate e lasciate cuocere per circa 40 minuti a fuoco basso coprendo la pentola con un coperchio.
Nel frattempo, in un altro tegame, mettete a cuocere le melanzane nel restante olio, per circa 10 minuti, poi aggiungete le zucchine e fatele cuocere assieme alle melanzane per altri 10-15 minuti, fino a che si ammorbidiscano senza disfarsi.
Quando tutte le verdure saranno tenere, ma non scotte , riunitele in una pentola unica e amalgamatele delicatamente, lasciandole cucinare assieme ancora qualche minuto a fuoco molto basso.
Aggiustate di sale e pepe, e servite guarnendo con delle foglie di basilico

Sequenze da Sogno:



Non ho saputo resistere e ho messo tre sequenze dal film :P
Spero che la scheda vi piaccia... ;)

Edited by simitrilli - 2/6/2010, 19:55
 
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Irene90
view post Posted on 30/9/2009, 21:36




UNA MERAVIGLIA. non ho parole, simi.... *_*... complimenti, veramente complimenti.
 
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view post Posted on 30/9/2009, 22:00
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Grazie Ire, sei gentilissima!!! :wub: :wub:

Sono molto contenta che ti sia piaciuta :)
 
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Prof. Emelius Browne
view post Posted on 1/10/2009, 11:19




Incredibile :o:
Simi, davvero non ho parole, è sbalorditiva... e non l'ho neanche letta tutta!!!!!

CITAZIONE (simitrilli @ 30/9/2009, 21:58)
Nota: Inizialmente come voce italiana di Colette era stata scelta Asia Argento, e come voce di Gusteau era stato scelto Renato Mori

Asia Argento :lol: Una volta tanto la Disney Characters Voices non ha fatto stupidate e ha preferito la qualità della voce piuttosto che la sua notorietà ^_^
Per Renato Mori mi dispiace, è stato un John Silver pefetto e avrebbe fatto la sua bella figura anche qui. Alessandro Rossi è bravo, ma (se non ricordo male: ho visto il film solo una volta) con l'accento francese non se la cava un granché.
 
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Anacleto
view post Posted on 1/10/2009, 13:29




Mamma mia che scheda, impressionante :o:
Tanti complimenti Simi!!!
E pensare che io non ho nemmeno visto il film. . . :rolleyes:
 
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giofe86
view post Posted on 1/10/2009, 14:57




Hai lavorato tre giorni a questa scheda? :P
Mamma mia quanta passione nell'analisi del film.

Devo dire che Ratatouille e', secondo me, il piu' bel film disney disegnato a pc. Veramente l'ho visto con grande piacere e, soprattutto nella seconda parte, mi sono anche fatto un mare di risate.
 
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view post Posted on 1/10/2009, 19:57
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Grazie ragazzi!!! image image :wub: :wub:

CITAZIONE
Hai lavorato tre giorni a questa scheda? :P

Bè, considerando che l'ho realizzata nei momenti liberi, tutto sommato ho fatto presto :P :D

CITAZIONE
E pensare che io non ho nemmeno visto il film. . .

Davvero Anaclè??? :o:
Ti consiglio di vederlo, anche prima di Monsters & Co., perchè è un film sublime, che merita davvero!! ;)

CITAZIONE
Simi, davvero non ho parole, è sbalorditiva... e non l'ho neanche letta tutta!!!!!

1000 grazie prof image :wub: Spero che non cambierai idea quando avrai finito di leggerla... :P :lol: :lol:
 
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view post Posted on 1/10/2009, 21:27
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CITAZIONE (Prof. Emelius Browne @ 1/10/2009, 12:19)
CITAZIONE (simitrilli @ 30/9/2009, 21:58)
Nota: Inizialmente come voce italiana di Colette era stata scelta Asia Argento, e come voce di Gusteau era stato scelto Renato Mori

Asia Argento :lol: Una volta tanto la Disney Characters Voices non ha fatto stupidate e ha preferito la qualità della voce piuttosto che la sua notorietà ^_^
Per Renato Mori mi dispiace, è stato un John Silver pefetto e avrebbe fatto la sua bella figura anche qui. Alessandro Rossi è bravo, ma (se non ricordo male: ho visto il film solo una volta) con l'accento francese non se la cava un granché.

A me piace moltissimo la voce di Colette ^_^ . Sa essere dolce e aggressiva, in perfetta armonia con le espressioni del viso e il carattere della ragazza (come quando dice dolcemente a Linguini : Te lo dirò ancora una volta, così non lo dimentichi: tieni in ordine la tua postazione... ALTRIMENTI TI UCCIDO!!!!! :lol: :lol: ).

Non ho ancora visto Il pianeta del tesoro, ma secondo me la voce di Alessandro Rossi non stona molto su Gusteau, anche se l'accento francese non è perfetto ;)
 
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view post Posted on 1/10/2009, 23:54

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Scheda davvero notevole.
Diretta come un discorso confidenziale, ma ricca di dettagli e termini tecnici come un resoconto aziendale. :D

Scritta con sapiente miscela di tre elementi: computer, cervello e cuore.
Mi piace più la scheda del film (non ci crederete, ma non mi ha preso più di tanto).
 
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Prof. Emelius Browne
view post Posted on 2/10/2009, 08:45




Ho terminato di leggerla e sono ancora più estasiato! Inchini!

CITAZIONE (simitrilli @ 30/9/2009, 21:58)
Non ho saputo resistere e ho messo tre sequenze dal film :P

Magò, hai stabilito tu le regole! :lol:
 
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view post Posted on 2/10/2009, 12:31
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Mille Grazie Lumière!!! image image :wub: :wub:

Sono contenta e lusingata che la scheda ti sia piaciuta quasi più del film... :woot: :woot: :lol: :lol:

CITAZIONE (Prof. Emelius Browne @ 2/10/2009, 09:45)
Ho terminato di leggerla e sono ancora più estasiato! Inchini!

Troppo buono Prof, grazie!!!image image :wub: :wub:

CITAZIONE (Prof. Emelius Browne @ 2/10/2009, 09:45)
CITAZIONE (simitrilli @ 30/9/2009, 21:58)
Non ho saputo resistere e ho messo tre sequenze dal film :P

Magò, hai stabilito tu le regole! :lol:

Ah ah!!! Vuole regole per il piacere di infrangerle... :P :lol: :lol: :lol:

 
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Anacleto
view post Posted on 2/10/2009, 14:19




CITAZIONE (simitrilli @ 2/10/2009, 13:31)
Ah ah!!! Vuole regole per il piacere di infrangerle... :P :lol: :lol: :lol:

Di te mi occuperò più tardi, brutto barbagianni!

:lol: :lol: :lol:
 
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Miss Cook
view post Posted on 26/10/2009, 21:59




Il film è straordinario, ma la scheda lo è ancor di più, complimenti simitrilli!!! :o:

Hai partecipato alla sceneggiatura o scrivi recensioni di professione? :woot: ;)
 
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view post Posted on 26/10/2009, 22:52
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CITAZIONE (Miss Cook @ 26/10/2009, 21:59)
Il film è straordinario, ma la scheda lo è ancor di più, complimenti simitrilli!!! :o:

imageimage grazie mille, Miss Cook :)


CITAZIONE (Miss Cook @ 26/10/2009, 21:59)
Hai partecipato alla sceneggiatura o scrivi recensioni di professione? :woot: ;)

Chissà... :shifty: :lol: :lol:
 
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Irene90
view post Posted on 14/2/2010, 23:29




ho finito di vedere ora il film...

mi emoziona sempre, il finale. Poi in BluRay è tutto ancora più bello.... non mi ero mai accorta di come fossero così belli gli sfondi di Parigi, e anche il "Gusteau-coscienza di Remy" rende molto di più l'idea, e si vede tutto il luccichio attorno a lui mentre si muove... :wub:
 
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30 replies since 30/9/2009, 20:58   8554 views
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