Molto graziosa anche la Trilli tra gli addobbi dell'albero (ma si sa, io sono di parte )
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Siamo già arrivati al 6 Dicembre, le temperature sono sempre più basse e in montagna c'è già la neve. Allora come non pensare a questa canzone?
Il brano, scritto nel luglio del 1945 (si, avete letto bene, proprio Luglio!! ) dal paroliere Sammy Cahn e dal compositore Jule Styne ed interpretato da Vaughn Monroe, è senza dubbio una delle più popolari canzoni di Natale.
Nel corso degli anni, moltissimi artisti hanno prestato la loro voce per numerose reinterpretazioni: Frank Sinatra nel 1950, Bing Crosby nel 1956, Dean Martin nel 1959 e nel '66, Doris Day nel '64, Michael Bublé nel 2003, Kylie Minogue nel 2010, Rod Stewart nel 2012, solo per citarne alcuni
Mancano 17 giorni a Natale, e per entrare ancor di più nell'atmosfera, oggi ci deliziamo con IL FILM!!
La vita è meravigliosa (It's a Wonderful Life) è un film del 1946 diretto da Frank Capra tratto dal racconto "The Greatest Gift" di Philip Van Doren Stern. Interpretato da uno straordinario James Stewart (Gualtiero De Angelis) nei panni di George Bailey, una splendida Donna Reed ( Lydia Simoneschi) nel ruolo della sua dolce moglie Mary, Lionel Barrymore (Olinto Cristina) nell'avaro e meschino Mr. Potter, Thomas Mitchell (Mario Besesti) che interpreta lo zio "Billy", e non per ultimo, Henry Travers (Corrado Racca) nelle (sotto)vesti dell'indimenticabile angelo Clarence Oddbody, il film è un inno alla vita, alla speranza, e rimane uno dei classici di Natale per eccellenza, immancabile in questo periodo, e nel nostro Calendario
Curiosità "Disney":
- Nel 1994 Don Rosa si è ispirato alla trama del film per scrivere una storia per il sessantesimo compleanno di Paperino, intitolata "Paperino e il genio del compleanno" (The Duck who never was).
Nel giorno del suo 60esimo compleanno, Paperino è triste perchè i nipotini Qui, Quo e Qua sembrano essersene dimenticati. Ad aumentare lo sconforto del nostro sfortunato papero ci pensa il direttore del museo per il quale lavora, che a causa di un equivoco, vuole mandarlo in pensione per via della sua età. Solo e sconsolato, Paperino sta per lasciare il museo quando, accidentalmente, fa cadere un vaso dal quale esce il genio del compleanno. Quest'ultimo, esaudendo il desiderio di Paperino, gli mostrerà come sarebbe stata Paperopoli senza di lui, e lo aiuterà ad aprire gli occhi. Il finale, come potrete immaginare, sarà davvero lieto
- Nel 1998 Romano Scarpa ha scritto e disegnato per la testata francese "Le Journal de Mickey" una storia di Natale intitolata "Topolino e le Dolcezze di Natale" (Mickey et les Douceurs de Noel ), sempre ispirata al film di Capra.
Topolino, a causa di alcune circostanze sfavorevoli, si ritrova solo e triste alla Viglia di Natale, e in preda allo sconforto decide di lasciare Topolinia, arrivando addirittura a desiderare di non aver mai vissuto nella sua città. Fortunatamente, l'arrivo di Babbo Natale ( che sostituisce nella storia di Scarpa il simpatico ed eccentrico angelo Clarence) salverà la situazione e ci guiderà al lieto fine, mostrando a Topolino come sarebbe stata la vita dei suoi amici senza di lui.
Per approfondire, vi lascio il link ad un 'intervista realizzata da Andrea Sani a Romano Scarpa ( clicca QUI)
Tutto quello che si può fare è solo come una goccia d'acqua in un oceano. Ma rifiutando di mettere la mia goccia, l'oceano avrà una goccia in meno. Lo stesso vale per te, basta cominciare... Alla fine della vita non saremo giudicati per le grandi opere che saremo riusciti a realizzare, ma saremo giudicati sull'amore.
Tutto quello che si può fare è solo come una goccia d'acqua in un oceano. Ma rifiutando di mettere la mia goccia, l'oceano avrà una goccia in meno. Lo stesso vale per te, basta cominciare... Alla fine della vita non saremo giudicati per le grandi opere che saremo riusciti a realizzare, ma saremo giudicati sull'amore.
Madre Teresa di Calcutta
Parole sante Miss, che ben si sposano con una canzone tanto importante
Se non ti dispiace, aggiungo una nota al margine per chi non conosce la genesi del brano
"Des ricochets" è una canzone composta nell'Ottobre 2011 da Frederic Chateau per il Collectif Paris Africa, un gruppo di 60 artisti francesi ed internazionali uniti per aiutare l'UNICEF nella lotta contro la crisi alimentare e la denutrizione che ha colpito i quattro paesi nel Corno d'Africa ( Somalia , Etiopia , Eritrea e Gibuti ) e le cui maggiori vittime sono i bambini. I profitti sono stati interamente devoluti all'Unicef e, tra gli artisti che hanno collaborato, avrete certamente riconosciuto il "disneyano" David Hallyday, che ha prestato la sua voce a Jim Hawkins nella versione francese de "Il Pianeta del Tesoro"
Per chi volesse saperne di più, vi lascio il link alla pagine dell'Unicef dedicata a questa iniziativa ( clicca QUI)
Molti di voi oggi addobberanno casa con l'albero di Natale, il presepe, le luci colorate.... e da stasera si accenderà ancor di più la magia!!
Mentre siete presi dai preparativi, perchè non ascoltare questo classico?
"Deck the halls" è una delle più note ed allegre canzoni di Natale (grazie soprattutto al suo ritornello "Fa la la la la, la la la la" ). Fu pubblicata per la prima volta in Inghilterra nel 1881 da J. P. McCaskey, e il titolo della canzone deriva dalla prima strofa del brano, in cui si descrive la tradizione natalizia di decorare le stanze (deck the halls) con rami d’agrifoglio (boughs of holly). Nel corso degli anni fu interpretata da molti artisti famosi, come Nat King Cole, Bing Crosby, Frank Sinatra, Billy Vaughn.... e la nostra meravigliosa Julie Andrews
Facendo eco al brano inviato da Miss Cook, e al lodevole motivo per il quale è stato creato dal Collectif Paris Africa, vi ricordo un'altra canzone che quasi 30 anni fa venne incisa per il medesimo scopo: raccogliere fondi per aiutare le popolazioni etiopi. Naturalmente sto parlando di....
Nel lontano 1984 Bob Geldof, cantante irlandese e frontman del gruppo "Boomtown Rats", dopo aver visto in tv un servizio speciale della BBC sulla carestia che in Etiopia mieteva migliaia di vittime, soprattutto bambini, ne rimase tanto colpito che decise di scrivere un singolo in occasione del Natale per raccogliere fondi per L'Etiopia.
Nello stesso anno, dalla collaborazione tra Geldof ed il cantante degli Ultravox, Midge Ure, nacque la celebre "Do They Know It's Christmas?" e l'altrettanto famosa Band Aid, un folto gruppo formato dai migliori artisti di quegli anni (come Phil Collins dei Genesis, Sting dei Police, Simon Le Bon dei Duran Duran, Bono Vox degli U2, George Michael dei Wham!, Boy George dei Culture Club e persino David Bowie e Paul McCartney), che prestarono gratuitamente la loro voce per realizzare il brano.
Il singolo fu pubblicato il 3 dicembre 1984, ottenendo un enorme successo, e il ricavato delle vendite venne devoluto interamente alle popolazioni etiopi colpite dalla carestia
"We are the World" è stata scritta da Michael Jackson e Lionel Richie nel 1985 seguendo la scia di ""Do they know It's Christmas?" (realizzata l'anno precedente). Anche in questo caso vennero chiamati a raccolta i più famosi cantanti americani dell'epoca che formarono il gruppo "USA for Africa" e incisero il brano donandone il ricavato delle vendite alle popolazioni dell'Etiopia.
Al microfono si alternarono Michael Jackson e Lionel Richie, Stevie Wonder, Tina Turner, Diana Ross, Dionne Warwick, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Ray Charles e moltissimi altri, tra cui lo stesso Bob Geldof che l'anno prima aveva dato vita al progetto della Band Aid
Mancano solo due settimane a Natale!! Che ne dite di proseguire con un altro classico delle feste?
Scritta nel 1964 da Johnny Marks, fu cantata originariamente da Burl Ives (che noi conosciamo bene grazie ai live action Disney "Magia d'Estate" o "Tanto caro al mio cuore" ) nello speciale televisivo a cartoni animati "Rudolph, la renna dal naso rosso"
Proseguiamo il nostro Calendario con un piccolo gioiello, un mediometraggio del 1983 tanto famoso quanto amato, "Il Canto di Natale di Topolino" (Mickey's Christmas Carol)
Il 12 Dicembre è arrivato e voglio dedicare questo giorno ad un altro personaggio Disney molto amato: Winnie Pooh, e i suoi amici del Bosco dei 100 Acri
La canzone "Rockin' Around the Christmas Tree" è stata pubblicata il 12 Dicembre del 1958 ed interpretata da Brenda Lee a soli 14 anni. Nel brano c'è anche un omaggio alla canzone ""Deck the halls "
Grazie mad Ma è soprattutto merito di questo periodo dell'anno, il più magico in assoluto!!
Manca davvero poco alla notte in cui il caro Babbo Natale verrà a portare doni ai bambini buoni A lui vorrei dedicare questo 13 Dicembre, con una canzone di Kay Starr del 1950
La leggenda di Babbo Natale nasce da una figura storica realmente esistita: San Nicola, uno dei primi vescovi di Myra, un'antica città della Licia, in Asia Minore (l'attuale Turchia). San Nicola viene descritto da fonti storiche come un uomo dall'incrollabile fede religiosa e dalla grande bontà, che si occupò in prima persona dei poveri e dei bisognosi, spronando anche i parroci sotto il suo vescovato a diffondere la parola di Dio e a recarsi nelle case degli infermi e dei bambini per parlare di Gesù ed offrire aiuto e cure.
A San Nicola si legano numerose leggende e miracoli, diventando nella tradizione popolare il "portatore di doni", e il suo culto si diffuse dapprima in Asia, poi in Europa, soprattutto in Italia (dove le spoglie del Santo furono trafugate nel 1087 e deposte nella città di Bari, dove sono tutt'ora), nei Paesi Bassi, in Belgio, Austria, Svizzera e Germania, divenendo con il passare del tempo uno dei santi più venerati dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre fedi religiose. San Nicola è anche il santo patrono della città di Amsterdam e furono proprio i coloni olandesi a portare il suo culto a New York sotto il nome di Sinterklaas che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus
Santa Claus, o Babbo Natale, viene rappresentato solitamente come un signore buono, anziano e corpulento, con una lunga e folta barba bianca. Tradizionalmente indossa un costume rosso ornato ai bordi con una morbida pelliccia bianca, e sembra che la scelta di questi colori sia piuttosto recente e niente affatto casuale Il disegnatore svedese Haddon Sundblom negli anni '30 realizzò per la Coca Cola alcune cartoline di Natale in cui Santa Claus sorseggiava la famosa bibita. Sundblom utilizzo i colori del logo Coca Cola per il costume di Babbo Natale, che da allora divenne rosso e bianco
Nessuno sa con precisione dove sia la casa di Babbo Natale, se in qualche misterioso angolo del Polo Nord, a Rovaniemi in Lapponia, oppure in Russia, Canada o Groenlandia, ma di certo, ovunque sia, magicamente il vecchio barbabianca riesce sempre a ricevere le letterine che gli scrivono i bambini, e a distribuire i doni la notte di Natale con la sua slitta trainata dalle magiche renne volanti.
A proposito, voi conoscete i nomi delle renne di Babbo Natale?
Fu nel Natale del 1823 che un newyorchese, Clement Clarke Moore, pubblicò il poema "A Visit From St. Nicholas" dove si parla per la prima volta delle otto renne di Babbo Natale. La nona si unì alle altre solo nel 1939, quando la Montgomery Ward, una grande catena di magazzini americani, volendo donare ai propri clienti una nuova favola per Natale, inventò la storia di una sfortunata renna dal grande naso rosso di nome Rudolph. Emarginato e deriso dalle altre renne, Rudolph venne accolto da Babbo Natale tra le sue renne volanti Comet (Cometa), Dancer (Ballerina), Dasher (Fulmine), Prancer (Donnola), Vixen (Freccia),Donder (Salterello), Blitzen (Donato) e Cupid (Cupido), e il suo grande naso rosso si rivelò utile nelle notti di nebbia in cui, illuminandosi, rischiara il cammino di Babbo Natale