| T'ho risposto anche privatamente, come da te richiesto, ma visto che sei intervenuta anche sul topic pubblico riporto la risposta pure qui.
Biancaneve ha avuto due doppiaggi italiani ufficiali, 1938 e 1972. Nella prima versione gli adattatori avevano calcato eccessivamente la mano sugli aspetti anticheggianti del copione riempiendolo di vocaboli e forme linguistiche talmente vetuste (perfino per gli anni '30) da renderlo a tratti incomprensibile quando non ridicolo. Per di più molta molta parte di dialoghi e canzoni erano stati completamente reinventati, col caso più eclatante della melodia Ehi-Oh che in originale e nel ridoppiaggio dice solo Ehi-Oh, a casa a riposar tutto il tempo, mentre nell'edizione italiana d'epoca ci avevano infilato una specie di filastrocca per bambini sui pericoli del bosco! Quindi nel '72 Roberto De Leonardis, adattatore di tutti i copioni Disney fin dal '48 (Dumbo è il suo primo lavoro), riprende in mano il tutto e s'attiene fedelmente ai testi originali prendendo solo gli spunti più belli ed intelligenti del primo copione (gli stupendi nomi dei nani, ad esempio, ma anche battute di spirito come "Stavi farfugliando come un lumacone! - Chi stava lumacando come un farfuglione?"). Nella nuova versione le voci sono indubbiamente un pochettino scollate perché più moderne rispetto al film, ma c'è anche da dire che la Rosetta Calavetta e la Tina Lattanzi d'epoca (rispettivamente nei ruoli di Biancaneve e della regina) erano esageratamente sopra le righe. La perdita assoluta c'è invece sul canto di Biancaneve, con la nuova voce (Gianna Spagnulo) del tutto inadatta al canto lirico da operetta e che quindi non può competere col famoso soprano Lina Pagliughi che aveva eseguito le versioni del '38.
Peter Pan. Un grosso esperto d'animazione Disney e di doppiaggi sostiene che la riedizione sia stata effettuata perché nella versione del '53 i canti si sentivano male per effetto d'una cattiva qualità di registrazione. La cosa, secondo me, è ampiamente smentita dal fatto che il ridoppiaggio fu con evidenza realizzato ascoltando la prima versione, cosa che mai avrebbero fatto se il motivo fosse stato proprio la cattiva comprensibilità dell'audio italiano storico: lo sapevano già che non avrebbero capito niente (visto che lo rifacevano per quello), a che pro tentare e scrivere le prime baggianate che gli sembrava vagamente di capire? No, per me lo rifecero per via della pronuncia del nome del protagonista che nella versione d'epoca era chiamato "pèter" e non "pìter". Ammetto che ormai quel personaggio è diventato talmente famoso che proporne una versione in cui sia chiamato "pèter" è difficile, tuttavia per correggere quest'errore infinitesimale sono andati a rovinare tutto il resto. Innanzitutto, come ti facevo già capire sopra, l'ascolto del primo doppiaggio è stato eseguito molto velocemente e senza degnarsi di confrontare ciò che si capiva con il copione americano: se l'avessero fatto, un verso come "when the moon is still awake" gli avrebbe fatto capire immediatamente che bisognava cantare "se la luna è sveglia ancor", mentre il raffronto non ci fu e scrissero la prima stupidata che gli passò per la mente e che aveva vaga assonanza con il verso d'epoca di De Leonardis: "nell'amore credi ancor"......... Stessa sorte subì "Il co-coccodrillo sta giù a aspettar che il capitano caschi in mar" trasformato nell'assurdo "Il caposquadriglia sta giù ad aspettar ecc."! Nei dialoghi mancarono evidentemente di segnare alcune virgole ("Nana non è cattiva, come bambinaia poi è unica" diventa "Nana non è cattiva come bambinaia, poi è unica") e le nuove interpretazioni, per quanto professionali, sono poco accurate dal punto di vista psicologico. La voce di Wendy è stata migliorata a livello di gradevolezza del timbro, ma le battute sono recitate senza l'approfondimento psicologico di cui ti parlavo, come la battuta del '53 "Una mamma... una veeeeeera mamma", che diventa un più semplice "Una mamma, una vera mamma", non capendo così che Wendy sta implicitamente dicendo "Voi m'avete eletto a vostra madre, ma una mamma VERA è un'altra cosa". La ciliegina sulla torta di tanta indecenza è la volontaria modernizzazione di certi dialoghi tronchi che così erano stati scritti perché preparavano alle canzoni: "Riproviam, riproviam, accipicchia ma voliam" diventa quindi "Riproviamo, riproviamo, accipicchia ma voliamo". Nel Blu-Ray d'uscita abbastanza recente, come saprai, sono stati inseriti entrambi i doppiaggi italiani.
Lilli è stato ridoppiato per un motivo che all'Italia non interessava affatto ma nel quale capitammo disgraziatamente anche noi. In americano la voce di Gilda, dei gatti siamesi e di Tesoro appartiene a Peggy Lee, famosissima cantante ed attrice dell'epoca. La Lee a quel tempo aveva firmato un contratto con cui acconsentiva a che la sua voce fosse utilizzata al cinema durante la proiezione del film. Quando uscì la VHS americana, la Lee sentì che il contratto era stato violato e citò in giudizio la Disney: vinse la causa e la Disney, per paura che altri doppiatori nazionali potessero accampare le stesse assurde pretese, fece ridoppiare ovunque il film in occasione della riedizione cinematografica del '97. Non c'era motivo di pensare che in Italia potesse succedere (un Giuseppe Rinaldi, voce di Gianni Caro, avrà doppiato miliardi di film: se avesse dovuto pretendere quanto preteso dalla Lee sarebbe stato l'individuo più ricco dell'intera galassia!). Per l'occasione pensarono pure fosse il caso di continuare l'ormai consolidata moda dei "talent", cioè i vip che doppiano i film d'animazione: Lilli divenne una cadaverica Margherita Buy, Biagio fu Claudio Amendola, Gilda prese i toni di Nancy Brilli, Whisky quelli di Marco Columbro! Anche questo ridoppiaggio fu eseguito come quello di Peter Pan, cioè ascoltando quello vecchio senza raffronto con l'americano: ecco che allora "Il dott. Jones non ha mai deluso un papà" fu capito, trascritto e recitato come "Il dott. Jones non ha mai tenuto un poppante"!!! E siccome le disgrazie non vengono mai sole, Ermavilo, direttore della parte musicale di questa scellerata riedizione, pretese la modernizzazione delle canzoni eliminando tutti i versi tronchi ("Dolce è sognar" fu trasformato in "Dolce sognare", andando quindi deliberatamente fuori metrica; non così per "le stelle d'or con il loro splendor" che rimase tronco perché "oro" e "splendore" non avrebbero più fatto rima) e rimuovendo le parole più vetuste ("ora noi lo liberiam ed eziandio ci giochiamo a testa e coda tu ed io" fu rivoluzionato con "ora noi lo liberiamo e sai che festa, ci mangiamo io la coda e tu la testa": almeno qui ci rimisero mano in maniera abbastanza creativa, c'è da dirlo). Questo ridoppiaggio è oggi felicemente sparito: dopo la riedizione cinematografica del '97, la riproposizione in VHS nel '98 e in DVD nel '99, per il DVD del nuovo millennio e poi anche per il Blu-Ray s'è tornati ufficialmente -e si spera per sempre- all'audio italiano storico.
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