Prof. Emelius Browne |
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| CITAZIONE (Fa.Gian. @ 23/9/2011, 20:30) Ma infatti gli esatti accoppiamenti sono: "mattina e sera", "alba e tramonto" Mischiarli non ha senso, nel parlato normale che una canzone da film richiede.
Mi pare strano, ma mi adeguo Una canzone non è assolutamente parlato normale: cito da "Magia d'estate" il verso "e mai più di nulla noi fare dovremo a men", stupenda costruzione tutta poetica che di dialogo quotidiano non ha niente! Una canzone è innanzitutto metrica e se i fratelli Brancucci alias Ermavilo se ne infischiano (cito da "La bella e la bestia" gli orribili versi "è timidò, piacevolé, non mi ero accorta che ora è incantevolé"), De Leonardis aveva invece una cura maniacale per gli accenti e il numero delle sillabe. Il verso che proponi tu sarebbe "dall à matt ìna a s éra", con quel "dall à" che sembrerebbe un misto tra il cantante bolognese e la Carrà. De Leonardis invece posizionò correttamente gli accenti facendo cantare "dall' àlba s ìno a s éra". Molto bello e degno di Pertitas sarebbe stato "da mane sino a sera", ma mi piace molto anche così com'è. Comunque è sufficiente riascoltare per rendersi perfettamente conto di questa "alba"... mentre ora ho qualche dubbio sul "sino" al posto di "fino", non so decidere tra le due
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